Un professore 3 si fa!

Un professore 3 ci sarà! Dopo giorni di congetture, ipotesi e speranze dei fan arriva finalmente la conferma ufficiale da parte dei piani alti. La seconda stagione della fiction con protagonisti Alessandro Gassmann e Claudia Pandolfi è stato una dei successi maggiori dell’anno appena trascorso.

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Le 12 prime serate hanno catturato una media di circa 4 milioni di telespettatori, corrispondenti a circa il 21% di share. Numeri che hanno fatto al prof Dante Balestra e i suoi alunni di ottenere un rinnovo per la nuova annata. A confermare la volontà della tv di Stato di produrre una terza stagione è stata la direttrice di Rai Fiction.

In un’intervista rilasciata a FQ Magazine Maria Pia Ammirati ha annunciato l’avvio delle riprese di Un professore 3 nel 2025. Lo stesso anno è anche prevista la messa in onda dei nuovi episodi. Esattamente come è accaduto tra la prima e la seconda annata, i fan dovranno pazientare almeno due anni per poter rivedere finalmente insieme Simone e Manuel.

Fronte cast, la Ammirati conferma la presenza dei protagonisti Gassmann-Pandolfi e di Nicolas Maupas e Damiano Gavino. Non viene fatta diretta menzione da parte della direttrice di Rai Fiction a Domenico Cuomo, che nella passata annata è entrato a far parte del regular cast nei panni di Mimmo.

Su un suo ipotetico ritorno si era espresso in un’altra intervista, questa volta a Fanpage, lo sceneggiatore della serie Sandro Petraglia. “Non posso dire troppo, ma di sicuro Nicolas Maupas, Damiano Gavino e Domenico Cuomo sono tre attori su cui puntiamo molto. Quindi ci saranno Simone e Manuel e tornerà Mimmo“, aveva dichiarato.

Maria Pia Ammirati ha poi espresso il proprio encomio agli ottimi numeri ottenuti da Un professore 2 su RaiPlay, il servizio di streaming gratuito della tv di Stato. La serie ha raggiunto più di 24 milioni di visualizzazioni on demand, a cui si aggiungono anche i 20 milioni ottenuti da un altro forte titolo della Rai, Cuori.

L’ascolto on demand diventa pertanto sempre più fondamentale e strategica per la tv pubblica. D’altronde il caso Mare Fuori ha fatto scuola…