Ospite dell’Arena di Massimo Giletti, Lino Banfi si è raccontato a cuore aperto in occasione dell’uscita di un suo libro di aneddoti e stralci di vita.

Il nonno più amato dagli italiani, persino dal Papa emerito Ratzinger che lo incontrò qualche anno fa, ha scelto l’Arena di Massimo Giletti – contenitore domenicale di RaiUno – per raccontare di sé in concomitanza con l’uscita di “Hottanta voglia di raccontarvi”, il libro con il quale Lino Banfi celebra su carta i suoi ottant’anni. L’attore pugliese, con il tono affabile e coinvolgente che lo ha reso apprezzatissimo anche dalle ultime generazioni, ha così colto l’occasione per rievocare gli inizi della carriera, quando per pagare le trasferte a Roma studiava come cameriere di sala in un istituto alberghiero, e la moglie lo aiutava grazie ai ricavati del suo salone di parrucchiera. Ha inoltre sottolineato la sua intima amicizia con Renzo Arbore, suo grande ammiratore, e non ha rinunciato a ricordare quando negli anni Settanta recitava nelle impudiche commedie sexy all’italiana, che ha però definito “pulitissime” alludendo, sardonico, alle ben note scene della “doccia”.

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