Nel corso di un’intervista a The Laterals, Troian ha raccontato le motivazioni che l’hanno spinta ad affrontare un suo mostro del passato. Una malattia difficile da combattere perché come da lei stesso dichiarato “le malattie mentali sono molto complicate e per lo più invisibili. Se qualcuno è malato fisicamente, puoi vedere le forme esteriori della sua malattia. Hai una gamba rotta? Ecco una forma per aiutarti a curare l’osso. Hai la febbre? Resti a letto e bevi molti liquidi, ecc.. Ma una malattia mentale? Non esiste uno scanner che può rilevare un disturbo alimentare ma è comunque una delle malattie più mortali. Il recupero è particolarmente difficile e la morte tragicamente comune“.

troian bellisario

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La Bellisario prosegue dicendo che aver passato sulla sua pelle questo dramma l’ha spinta a raccontarlo. “Dopo che sono stata ricoverata in ospedale” racconta Troian “ho visto molti uomini e donne di tutte le età che hanno lottato con un disturbo alimentare. Ho capito che non sarei mai riuscita a raccontare tutte le loro storie, ma ho voluto avviare una conversazione su questa malattia. Volevo trovare un modo per incoraggiare chi ha questo tipo di disturbo a parlare con parenti ed amici e chiedere aiuto. Volevo che la gente capisse che non si tratta soltanto di un problema legato alle diete o al desiderio di essere magri. Si tratta di qualcosa che può colpire donne e uomini di tutte le età e di tutti i ceti sociali“. Troian ha poi raccontato di come è stato difficile per lei dare veridicità ad una storia che l’ha toccata da vicino.

Ecco le sue parole

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