“Vorrei anche dire di guardare a tutte le altre cose che avete ottenuto. Avete avuto il vostro matrimonio degli Ezria, gli Haleb, le Emison, e persino gli Spoby. Gli autori si sono spaccati la schiena per assicurarsi di dare così tanto ai fan… So per certo che Marlene ha versato sangue, sudore e lacrime per essere certa di consegnare ai fan una lettera d’amore davvero bellissima… Non sto cercando di dire ‘Siate grati’, ma c’è così tanta bellezza in questo show. Focalizzarsi perciò su questa cosa soltanto è davvero ciò di cui vi ricorderete? O vi ricorderete sette anni trascorsi con questi personaggi che avete amato e che avete avuto occasione di salutare in un modo davvero bellissimo?”.

Ora, persuadersi a ridimensionare la rivelazione conclusiva della serie, tenendo specialmente conto che Pretty Little Liars era fondato sulla soddisfazione trovata dagli spettatori ogniqualvolta la tensione accumulata in anni di mistero si sciogliesse, ci pare davvero troppo. D’altronde, bisogna accettare che appassionarsi a simili show televisivi – è accaduto anche per ben altre perle del palinsesto, basti solo l’esempio di Lost – significa dover sempre mettere in conto l’inappagamento.

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