Dorfman ha così indirettamente reso noto il primato di Netflix per una politica di prevenzione. Ma ha anche chiarito il profondo interesse della piattaforma nel voler cambiare – più o meno egoisticamente – il corso delle cose nell’intrattenimento. Dopo il fiume ancora ininterrotto di vittime (vere o presunte) dei soprusi di registi, produttori o altri componenti del mondo dello spettacolo, era infatti necessario che le loro voci non si rendessero vane.

“Abbiamo partecipato a degli incontri a tal proposito. Si vogliono assicurare che tutti sappiano che questo è un comportamento inaccettabile nella nostra produzione. E che se ti sei mai sentito a disagio in qualunque modo, non bisogna affatto esitare a comunicarlo”.

Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema

Ma Dorfman ha soprattutto lasciato intendere che non sia purtroppo raro sentirsi mettere in guardia da certi navigati individui presenti nell’industria. Le loro ignobili inclinazioni sono note, pur restando tuttavia impunite grazie ad una inattaccabile influenza.

Perché allora oggi vengono a galla?

IndietroAvanti