Elisabeth Moss e The Handmaid’s Tale nominati agli Emmy come miglior attrice e serie drammatica dell’anno: i presupposti per la vittoria ci sono?

Comunque la si metta, la vera sorpresa di quest’anno televisivo rimane di fatto il raffinato The Handmaid’s Tale, che ha saputo trasporre con gusto e misura i soprusi e le violenze inenarrabili del romanzo di Margaret Atwood. Merito specialmente di un ottimo casting, che ha regalato per esempio ad Alexis Bledel l’opportunità irripetibile di scrollarsi di dosso i panni lisi della petulante Rory Gilmore per indossare una cuffietta da ancella che ha tutt’altro che oscurato il suo talento. Il plauso maggiore però – ora ufficialmente – va ad Elisabeth Moss, brillante protagonista di Hulu capace di suscitare nello spettatore una compartecipazione senza pari.

Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema

Per queste ragioni, il settembre prossimo la serie cercherà di accaparrarsi l’ambito premio di miglior serie drammatica, mentre la sua protagonista gareggerà al fianco di altre colleghe per guadagnarsi il titolo di miglior attrice. Anima sensibile ed emotiva, ma sempre in grado di mantenere ragione e nervi saldi nonostante il mondo abbia assunto l’aspetto di brutale aguzzino verso le donne, la Difred di Elisabeth Moss è stata perfettamente aderente al personaggio del romanzo della Atwood, meritando che al successo della sua versione narrativa seguisse quello televisivo.

Well I’m in a little bit of shock!! 13 nominations is absolutely insane. I woke up to a gif from my publicist Erica of a shirtless Anthony Rizzo from the Cubs and knew it was good news (because a shirtless Rizzo is always good news) but 13 is blowing my mind! I’m so intensely proud of my cast and crew who put their blood, sweat and tears (literally) into this show. This is not a solo sport and each and every one of them is responsible for helping make something we could be proud of. And a special shout out to my executive producing partners, showrunner Bruce Miller and EP Warren Littlefield. Our triangle of collaboration and trust has been a gift to me and I love you both. Nolite te bastardes Carborundorum bitches.

Un post condiviso da Elisabeth Moss (@elisabethmossofficial) in data:

“Be’, sono un po’ scioccata!”, ha esclamato a caldo l’attrice sul suo profilo Instagram. “Tredici nomination è una cosa assolutamente folle… Sono così intensamente orgogliosa del mio cast e della mia crew che ha messo sangue sudore e lacrime (letteralmente) in questo show. Questo non è uno sport in solitaria, e ogni singola persona è responsabile per l’aiuto necessario a realizzare qualcosa di cui poter andar fieri. Un ringraziamento speciale ai miei collaboratori nella produzione esecutiva, lo showrunner Bruce Miller e Warren Littlefield. Il nostro triangolo di collaborazione e fiducia è stato un regalo per me, e vi voglio bene entrambi. Nolite te bastardes Carborundorum str***”.

13 Nomination agli Emmy per The Handmaid’s Tale: è il secondo show più votato dalla giuria

Spianata così la strada, ora toccherà di proseguire il cammino sulle proprie gambe, e non che The Handmaid’s Tale non le abbia rese robuste oltre che con le doti interpretative del suo cast anche con l’ottimo occhio fotografico e registico o con la sapiente mano autorale.

Lasciando per un attimo da parte quale sarà l’esito degli Emmy (per i quali la maggiore incertezza nel risultato dovrebbe ad ogni modo essere nella categoria di miglior serie drammatica), lo show avrà comunque il merito di essersi dimostrato una vera e propria svolta nella storia di un servizio di streaming ancora parecchio limitato rispetto ai concorrenti Amazon o Netflix, ma che proprio grazie The Handmaid’s Tale si è aperto i portoni a larghi battenti di una ben più ambiziosa fase televisiva.