Qualcuno sul web potrebbe aver indovinato quale sarà il gioco anticipato dalla scena post credit in Squid Game 2. Ecco cosa potremmo vedere nella terza stagione.

La teoria sul gioco alla fine di Squid Game 2

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La terza stagione della fortunata serie TV coreana potrebbe venire rilasciata a partire dalla seconda metà del 2025. Come rivelato dal creatore stesso, questo sarà l’ultimo ciclo di episodi ma potrebbe non essere la fine del franchise. Si stanno valutando alcuni spin off, così come sembra essere in lavorazione una versione americana.

Detto questo, ad ogni modo, c’è grande attesa per scoprire cosa accadrà dopo gli eventi visti in Squid Game 2. Soprattutto dopo la scena post credit presente nell’episodio finale, all’interno del quale vediamo una nuova bambola (questa volta di un bambino) insieme a quella già vista nel gioco “Un, due, tre stella“.

Alcuni fan hanno ipotizzato che possa trattarsi di un gioco conosciuto nella cultura occidentale chiamato “Jack and Jill“. Prima di tutto, bisogna chiarire che i due robot nello show pare si ispirino a due personaggi presenti sui libri di scuola in Corea e rappresenterebbero la nostalgia e i ricordi dell’infanzia.

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Ma come si articola il gioco? Come riporta anche il sito The Tab, questo trae ispirazione dalla storia che racconta di Jack e Jill che salgono su una collina per cercare dell’acqua. Jack però ruzzola giù e subito dopo lo segue anche Jill.

Quindi, i giocatori lanciano un dado che indica di quante posizioni devono salire. In seguito, girano una ruota sulla quale sono presenti le immagini di un pozzo e di un secchio. Nel primo caso si continua a salire, nel secondo caso si torna indietro.

I dubbi sulla teoria

Tutto ciò potrebbe venire tradotto in una sfida mortale, all’interno della quale chi ha la sfortuna di ottenere un secchio rischia di precipitare andando incontro a morte certa. Se sarà davvero questo il gioco in Squid Game 2, però, non possiamo ancora saperlo. Vi terremo però aggiornati come sempre.

La cosa certa è che ci sono alcuni fan che dubitano di tutto ciò. Tra le critiche più rilevanti spunta quella secondo la quale, fino a oggi, i giochi in questione sono sempre stati legati alla cultura coreana. Di conseguenza, prendere una storia occidentale per riadattarla non avrebbe alcun senso.

Tutti i giocatori, infatti, comincerebbero a farsi troppe domande e non avrebbero ben chiare nemmeno le regole. Nella prima stagione possiamo trovare un’eccezione con Ali (199) perché di origine pakistana. Tuttavia, sembra altamente improbabile che venga scelto un gioco che nessuno potrebbe conoscere.

Per saperne di più attendiamo la messa in onda della terza stagione.