Questo ragionamento può essere per certi versi dettato dal fatto che Ross e Matt Duffer hanno voluto dare sia a Stranger Things che a Stranger Things 2 il medesimo taglio di lungo racconto cinematografico, cosa che peraltro si poteva capire già dalla consistenza retrò dei colori e della fotografia o dall’assenza di cliffhanger di spirito più moderno della prima stagione. I due creatori, tuttavia, si spingono altresì oltre, fissando in partenza un limite alla loro creatività.

“Secondo le nostre aspettative, si arriverà alla fine della seconda stagione al pieno della soddisfazione e col desiderio di volerne ancora, ma si capirà che la serie è arrivata ad una sua conclusione. Tuttavia abbiamo gettato le basi per altre stagioni”.

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Insomma, terminato Stranger Things 2, ci potrebbe attendere un altro o forse altri due capitoli della saga, con la consapevolezza che se non del tutto sazi, ci è stato assicurato che dovremmo sentircene almeno appagati.

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