Stephen Amell racconta i suoi sintomi del COVID-19

Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema

“Non mi sono mai preoccupato dell’aspetto letale del COVID. La mia ansia ha colpito pensando all’idea del fatto che avrei deluso centinaia di persone. Proprio il concetto di risultare positivo al COVID mi ha causato senso di ansia e attacchi di panico. Non mi agitava l’idea di passarlo ad altre persone, anche se forse così è stato, ed è terribile. Ma devi capire che a causa dell’ansia, ho provato con tutto me stesso tanto, ma tanto a stare lontano dal virus. E invece? L’ho preso lo stesso, quindi bisogna essere intelligenti. Se siete furbi, continuiate a esserlo. E se non lo siete, state solo prolungando questa situazione per tutti”.

Stephen Amell ha poi spiegato che si stava già autoisolando quando i primi sintomi sono apparsi, perché un’altra persona che lavorava sul set di Heels era risultata positiva al COVID-19.

“Mi sono svegliato e mi sono sentito stranissimo. Il mio orecchio destro era chiuso e sentivo caldo, poi freddo. Sentivo le vertigini e ho perso l’appetito. In settimane ho perso circa 10 chili, ma nonostante l’aspetto fisico ne soffrivo di più dal lato mentale. Quando ho ricevuto l’esito positivo ho pensato subito di aver distrutto lo show, perché devo essere sempre il primo sul set a lavorare. Dovranno chiudere la produzione – ho pensato – e non avevamo ancora finito i primi due episodi”.

In ogni caso Stephen Amell ha anche voluto spiegare quanto si senta privilegiato a lavorare in un’industria che si possa permettere di garantire tutti i mezzi di protezione possibile. Infatti su tutti i set si effettuano regolarmente tamponi ed è obbligatorio portare le mascherine, disinfettarsi le mani e mantenere le distanze per quanto possibile.

“Sono davvero fortunato, che se anche ho dovuto isolarmi, avevo un lavoro che mi aspettava. Voglio ringraziare Starz per essere stati così di supporto nelle ultime 3 settimane. Heels ha chiuso per un solo giorno. Quello che sono riusciti a fare è stato fantastico, davvero. Dimostra che erano preparati a tutto, ma non tutti si possono permettere due settimane lontane dal lavoro. Infatti la maggior parte delle persone non può. Siamo nel mezzo di una pandemia e questi tempi sono duri per molte persone”.

Ma le notizie non finiscono qui.

IndietroAvanti