Squid Game, i fan della serie notano un errore di montaggio durante una prova
I fan di Squid Game hanno notato un errore di montaggio durante una scena della prova del biscotto: ecco quale
L’errore di montaggio in Squid Game
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaAi fan di Squid Game non è sfuggito quello che sembra essere a tutti gli effetti un errore di montaggio. Scopriamo insieme se siete riusciti a beccarlo anche voi. Ci troviamo nel secondo gioco proposto dal Front Man ai concorrenti, che hanno deciso di partecipare nuovamente alla gara dopo aver abbandonato in massa nel corso del secondo episodio. Ad ognuno di loro viene chiesto di scegliere una delle quattro forme raffigurate nella parete: il cerchio, il triangolo, la stella e l’ombrello.
Gi-hun, ignaro della tipologia di prova che avrebbe dovuto affrontare di lì a poco, opta per l’ultimo disegno. La sfida però consiste proprio di scontornare perfettamente la sagoma selezionata da un biscotto dalgona senza romperla. Una prova particolarmente complessa per chi ha optato per l’ombrello. Tuttavia i fan hanno notato una strana sequenza che confermerebbe l’errore di montaggio avvenuto in Squid Game.
In un primo momento vediamo infatti una versione semplificata dell’ombrello (sulla sinistra) e in una scena successiva sulla parete appare l’ombrello che potete vedere qui in alto sulla destra. Sarà però la seconda figura a corrispondere perfettamente a quella presente sul biscotto dalgona che Gi-hun dovrà ritagliare con estrema precisione. Si tratta pertanto di un errore commesso in fase di produzione che, con molta probabilità, non avevate notato.
Leggi anche: Roe e il segreto di Overville, tutto sul primo romanzo di Daninseries
Nonostante questa piccola incongruenza, il successo di Squid Game è sotto gli occhi di tutti. In meno di un mese lo show sudcoreano è diventata la serie più vista di sempre su Netflix, essendo stata vista da più di 111 milioni di account. C’è poi un buco della trama che qualche fan ha notato.
Ecco di cosa parliamo