L’ex Sansa Stark i problemi di salute mentale: a cosa erano dovuti?

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Non è chiaro se anche la Turner (come Kit Harington) abbia avuto davvero bisogno di appoggiarsi a una struttura vera e propria. Certo è che l’attrice non ha potuto fare a meno di un sostegno psicologico dopo l’avventura di Game of Thrones. Sì, perché dietro le ragioni che hanno segnato Sophie Turner con la depressione ci sarebbero le ansie generate in lei (e nei colleghi) dallo show stesso.

Se Kit Harington è precipitato nel tunnel dell’alcolismo trovandosi spaesato dopo la fine della serie, la Turner dichiarò di aver sofferto delle critiche ricevute. I commenti al vetriolo dei fan sui social avevano lentamente demolito la sua autostima, nonostante il successo internazionale e le nomination agli Emmy.

“La situazione è diversa da caso a caso”, ha proseguito nella sua intervista a Variety. “Nella mia esperienza posso dire quelli che ho conosciuto e che ne hanno sofferto molto, sono stati i più grandi attori che abbia mai incontrato in vita mia. Non è mai stato ovvio per me”.

Oggi in ogni caso Sophie Turner è uscita dalla depressione e può permettersi non solo di farne cenno ma anche di riviverla attraverso il proprio lavoro. In fondo, anche quella è una forma di auto-terapia che la rassicura sulla normalità di certi frangenti della vita, capaci di travolgere chiunque.

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