Intervista a Luca Cedrini, autore di Shapeshifter, lo spin-off tutto italiano ispirato al mondo di Teen Wolf
Com’è stato calare un mondo sostanzialmente anglosassone come quello di Teen Wolf, con il folklore italiano? Nella prima stagione, come…
Com’è stato calare un mondo sostanzialmente anglosassone come quello di Teen Wolf, con il folklore italiano?
Nella prima stagione, come con Teen Wolf, si ha una sorta di infarinatura generale. Il legame non è approfondito – è una cosa che vorrei fare in seguito. Per ora ho cercato di trovare un nesso con i licantropi sul territorio e con tutta la storia. Ho trovato molti riferimenti a livello locale che mi hanno sorpreso e da lì ho considerato quali limiti potevo avere, legando la serie all’Italia. In questo modo, ho tentato anche di creare un prodotto diverso da Teen Wolf, non ho intenzione di creare la brutta copia, ma di rispettarne i canoni creando la mitologia di Shapeshifter.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaUn elemento mai affrontato in Teen Wolf – cosa molto apprezzata dai fan – è stata la magia in senso ampio e “classico”. Una cosa che invece caratterizza spesso il folklore italiano è una presenza quasi costante – seppur nascosta – delle pratiche magiche e stregonesche. Come si pone la tua serie in questo senso?
Una bella domanda (ride)! Quando ho raccolto le mie informazioni ho trovato davvero di tutto e di più. Avevo trovato un racconto riguardante alcune streghe della Romagna, che raccontava di episodi di invasioni in cui queste donne accoglievano i visitatori in casa. Queste persone non andavano più via perché le donne li divoravano. Questa storia poteva giustificare il mito ma alla fine ho preferito evitare elementi legati alla magia e alla stregoneria. Magari in futuro si potrebbe approfondire per capire da dove sono arrivate, certe cose.
Una serie che non porta solo il fantasy, ma anche la critica verso relazioni e abitudini forse troppo diffuse…