Sarah Jessica Parker: i nuovi progetti

È un periodo di rinnovata popolarità per Sarah Jessica Parker, che si appresta a ridare vita al suo personaggio più riuscito, quello della scrittrice newyorkese Carrie Bradshaw nel revival di Sex and the City, And Just Like That.

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L’attrice è anche in procinto di rientrare nelle vesti della strega Sara Sanderson del sequel di Hocus Pocus per Disney, ed ha appena collaborato con Airbnb per regalare ai fan di Sex and the City una notte nell’appartamento di Carrie nel cuore di Manhattan.

Ma se la vita professionale ha ripreso quota, quella privata è messa a dura prova su più fronti. Da un lato i figli dell’attrice (avuti dal compagno di una vita Matthew Broderick) hanno lasciato il nido per il college, passaggio critico per una madre americana. Dall’altro, nell’arco di poche settimane, SJP ha subito la perdita dell’amico fraterno Willie Garson (Standford Blatch in SATC) e del collaboratore George Malkemus.

Se per un verso insomma Sarah Jessica Parker riesce a mantenere il sorriso, dentro di sé ha detto di sentirsi “Truly blue”, ossia “veramente triste”.

Gli attacchi per And Just Like That

A questo si aggiunga che, proprio in vista del nuovo Sex and the City, su Sarah Jessica Parker si sono orientati gli attacchi più feroci di chi, con energico scetticismo, ha messo in dubbio la riuscita del revival.

Le critiche di questa frangia di pubblico non si sono limitate al dissenso verso And Just Like That, ma sono travalicate in insulti veri e propri sull’età e l’aspetto della Parker e delle sue colleghe. Ecco come l’attrice ne parlato dalle colonne di Vogue, che l’ha resa protagonista del suo numero di dicembre.

“Si fanno tante chiacchiere misogine contro di noi, chiacchiere che non si oserebbe mai fare invece contro un uomo. ‘Oddio! I capelli bianchi! Ha davvero i capelli bianchi?’… Non so che dirvi gente! specialmente sui social media. Tutti hanno qualcosa da dire. ‘Ha troppe rughe! Non ha abbastanza rughe!’.

Sembra come se la gente non voglia che ci sentiamo perfettamente a nostro agio su dove siamo. Come se preferisse saperci soffrire per chi siamo oggi, se scegliamo di invecchiare in modo naturale e non apparire perfette, o se facciamo qualcosa che ci fa sentire meglio.

Io so bene come appaio. Non ho scelta. Che dovrei fare? Smettere di invecchiare? Sparire?”.

 
 
 
 
 
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Sarah Jessica Parker convive con il body shaming fin dai tempi dell’ultima stagione di Sex and the City. Allora c’era chi inorridiva di fronte alle mani dell’attrice, che si dicevano troppo nodose e distanti dall’età che invece mostrava il suo volto. Girava voce facesse di tutto per nasconderle e tante altre meschine speculazioni che oggi, malgrado i tempi più sensibili, sembrano tristemente vicine.

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