L’interprete del Professor Chipping, Sam Witwer, mette in discussione il modo in cui gli autori di Riverdale lo hanno tolto di mezzo e loro replicano risentiti.

Le grandi emozioni, dalla suspense al sospirato romanticismo, sono di casa a Riverdale che in questi anni ci ha abituato a un colpo di scena dietro l’altro. Un po’ di spazio però stavolta se lo fa anche l’atteggiamento vagamente permaloso degli autori, che hanno mal digerito le esternazioni di una guest star nel cast della quarta stagione. L’allusione è a Sam Witwer, volto già noto al pubblico televisivo delle serie di The CW e interprete dell’inquietante Professor Rupert Chipping.

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Nel corso di una recente intervista a Io9, rilasciata a ridosso della sua uscita di scena segnata da una defenestrazione in piena regola, l’attore quarantatreenne si è preso la libertà di dire:

“Per quanto riguarda il motivo che ha spinto il mio personaggio a gettarsi dalla finestra, non ne ho idea. Ma ho letto la sceneggiatura e mi sono messo a ridere. Ho pensato ‘Certo, come no, naturalmente’. Mi piacerebbe dire di aver avuto pensieri profondi sull’intera faccenda, ma non penso sia così che lavorano laggiù.

Non serviva certo Sam Witwer per accorgersi dei risvolti a dir poco bizzarri che Riverdale si concede già da diverso tempo. E sicuramente non saranno state queste parole a mettere in cattiva luce la serie agli occhi dei telespettatori, ma piuttosto proprio le sue storyline in piena deriva surreale.

Le dichiarazioni dell’attore, comunque, fanno anche altro. Insinuano cioè che i metodi di lavoro del team creativo responsabile delle vicende di Jughead, Veronica, Archie e Betty pecchino di superficialità, specie su temi così delicati come il suicidio.

Forse proprio perché ferita da questa accusa, la produzione della serie ha voluto replicare a questa intervista tramite i suoi canali social.

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