Saltburn, la regista rivela l’esistenza di un finale alternativo per Oliver
La regista di Saltburn Emerald Fennell ha rivelato che esiste un finale alternativo per Oliver, il personaggio di Barry Keoghan
Il finale alternativo di Saltburn per Oliver
Il finale di Saltburn con Oliver è diventato un vero e proprio instant cult. Facciamo sin da subito una premessa necessaria: se non avete ancora terminato la visione della pellicola, vi consigliamo di non proseguire con la lettura del pezzo.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaNell’ultima scena del film vediamo Oliver (interpretato da Barry Keoghan) ballare felice e completamente nudo per le stanze della villa dei Catton dopo essere riuscito a eliminarli tutti e accaparrarsela. Il momento in questione ha riportato in auge Murder on the dancefloor, storico brano del 2001 di Sophie Ellis-Bextor.
Eppure questo finale, diventato uno dei passaggi più amati dai fan della pellicola, era previsto in maniera diversa nel copione iniziale. A svelare l’esistenza di un finale alternativo è stata la regista della pellicola, Emerald Fennell. Nel corso di un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly a novembre, la regista e attrice ha rivelato che il finale di Saltburn per Oliver era diverso.
Nella versione originale della sceneggiatura, il film sarebbe dovuto terminare con Oliver che attraversa le stanze della villa per fare colazione. Nella sala da pranzo gli vengono servite delle uova alla coque dal maggiordomo Duncan. Un momento che avrebbe richiamato la precedente scena della colazione, in cui Oliver aveva rimandato indietro le uova cucinate per lui.
“Non vi interessa quello che fa, vuoi che lo faccia. Sei allo stesso tempo completamente disgustati e in un certo senso dalla sua parte – ha spiegato la Fennell – È una specie di danza con il diavolo. È come se dicessi: “Fanc*lo. Ok, andiamo’. E quindi alla fine doveva esserci un trionfo, una vittoria post-coito, una profanazione“.
Keoghan ha poi aggiunto che inizialmente era un pochino titubante all’idea di mostrarsi senza vestiti. Ciak dopo ciak è invece poi riuscito a regalare la scena che abbiamo amato al termine del film.
“Dopo la prima ripresa ero pronto a partire. Pensavo: ‘Ripartiamo. Ripartiamo’. In un certo senso te ne dimentichi, perché si crea un ambiente così confortevole che ti dà la possibilità di dire: ‘Va bene, ora si tratta della storia’“, ha spiegato l’attore.