Sadie Sink ha detto una bugia ai fratelli Duffer durante il provino per Stranger Things
Sadie Sink ha raccontato di aver detto una bugia ai creatori di Stranger Things, i fratelli Duffer, durante il suo primo provino
La bugia di Sadie Sink
Sadie Sink ha fatto qualsiasi cosa per riuscire a ottenere il ruolo di Max in Stranger Things. Persino dire una bugia ai fratelli Duffer. La giovanissima interprete è stata qualche giorno fa ospite da Jimmy Kimmel per promuovere il suo nuovo film The Whale. Durante l’intervista la Sink ha raccontato al conduttore di aver mentito nel corso del provino su una delle caratteristiche principali di Max: lo skateboard. Sadie ha infatti dichiarato al casting di avere esperienza nell’utilizzo dello skate, cosa che non aveva affatto.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema“Il giorno dopo mi hanno mandato uno skateboard a casa, e ho dovuto imparare a utilizzarlo. Non avevo idea di come si facesse e non mi piaceva per niente, perché il primo giorno ho fatto una brutta caduta che ha dato un tono negativo a tutta l’esperienza“, ha ricordato. “Ho detto di avere esperienza con i rollerblade, il che è una bugia, e le due cose non vanno di pari passo, quindi non so perché ho pensato che questo significasse qualcosa“, ha ammesso l’attrice.
Intanto Sadie Sink tornerà anche per il gran finale della serie Netflix. Stranger Things tornerà infatti (a data da destinarsi) per una quinta e ultima stagione. I fan sono tutti in pensiero per Max dopo quanto accaduto nel corso delle ultime puntate. La ragazza ha coraggiosamente fatto da esca con Vecna mentre i suoi amici hanno cercato un modo per distruggerla per sempre. Durante il season finale troviamo Max in ospedale e in coma, mentre Undici cerca di entrare inutilmente nella sua testa. Che cosa accadrà nella prossima annata? Non lo sappiamo ancora.
Leggi anche la trilogia di Roe: tutto sui romanzi di Daninseries
A proposito del gran finale, i Duffer hanno dichiarato di aver fatto commuovere i piani alti di Netflix. “Abbiamo fatto piangere i nostri dirigenti e mi è sembrato un buon segno che questi dirigenti stessero piangendo. Le uniche altre volte che li ho visti piangere sono state le riunioni di bilancio“, hanno raccontato.