Il presidente di FX sull’assenza del cast tradizionale dal nuovo American Horror Story: “Costi non sempre sostenibili”

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Ricollegandosi all’ultimo ciclo di episodi, che ha portato sullo schermo un cast stellare fatto dei protagonisti di Coven e Murder House, il CEO di FX ha ammesso che un simile sforzo, soprattutto economico, non sia sempre possibile.

“Badate bene,” ha avvertito di fronte alla stampa dei TCA, “(Murphy, ndr) ha realizzato qualcosa di veramente interessante, vale a dire ha deciso di cucire diverse storie nel corso di otto stagioni. E questo ha garantito il più grande cast di sempre. Ci sono stati attori che hanno interpretato due-tre personaggi differenti. Si sono riuniti tutti i cast delle prime stagioni. La quantità di attori si è rivelata mostruosa in termini numerici, ma nondimeno in termini economici. Ed è una cosa che non si può fare ogni volta”.

Il discorso si è poi focalizzato esplicitamente sul cast della stagione 9 di American Horror Story, in partenza a settembre. Perché mancheranno da Evan Peters a Sarah Paulson (quest’ultima presente forse solo per un cammeo)?

“Parte di ciò di cui avevamo bisogno, ed è ciò che abbiamo fatto, era fare tabula rasa, ricominciare da capo”.

Qualcuno attribuisce le ragioni di questa scelta alla stanchezza del pubblico nel ritrovare sempre gli stessi volti, benché nei panni di personaggi diversi. Qualcun altro invece la pensa diversamente…

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