Ryan Murphy ammette che Glee avrebbe dovuto chiudersi prima
Ryan Murphy ha confessato che probabilmente la sua serie TV Glee avrebbe dovuto fermarsi con la morte di Corey Monteith
Ryan Murphy torna col pensiero a Glee e fa una confessione
Negli ultimi mesi il creatore di Glee Ryan Murphy è stato costantemente sotto i riflettori per via di due suoi progetti che hanno monopolizzato l’attenzione degli abbonati a Netflix. Stiamo parlando di Dahmer – Mostro: La Storia di Jeffrey Dahmer e The Watcher, di cui tra l’altro solo ieri è stato annunciato il rinnovo.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaLe interviste richiestegli in questo periodo, dunque, sono state piuttosto numerose. Di recente il produttore è stato ospite anche di un podcast dal titolo And That’s What You Really Missed. Tra gli argomenti di discussione trattati, è emerso Glee, uno dei suoi primi progetti di grande successo.
Guardando a quel periodo, col senno di poi, il creatore ha rivelato che avrebbe agito diversamente. Questa sua riflessione riguarda la gestione dello show dopo la tragica morte di Corey Monteith, interprete di Finn Hudson.
Come riportato da Deadline, Ryan Murphy ha confessato che Glee avrebbe dovuto fermarsi alla luce di quella gravissima perdita:
Se dovessi rifarlo, ci fermeremmo per un lungo periodo e probabilmente non torneremmo più. [Se si presentasse una situazione analoga] direi “questa è la fine”. Perché non ci si può riprendere da qualcosa del genere. Non si è trattato di una morte normale, di qualcuno malato, che puoi vedere. È successo tutto così velocemente, senza alcun avvertimento.
Corey Monteith ha perso la vita nel 2013 dopo aver assunto eroina e alcol. Glee ha reso omaggio all’attore nell’episodio “Addio, Finn“, il terzo della quinta stagione, in cui il suo personaggio, Finn Hudson, muore.
La serie TV di Ryan Murphy ha proseguito la sua messa in onda per altri 30 episodi senza l’attore, per concludersi definitivamente nel 2015 con la sesta stagione.