Il regista di Divergent non esclude un reboot

Il regista Neil Burger, a dieci anni dall’uscita del primo capitolo del franchise distopico Divergent, ha recentemente affrontato la possibilità di un reboot.

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Il film, adattamento del romanzo di Veronica Roth, ambientato in una Chicago futura divisa in fazioni basate su virtù primarie, aveva come protagonista Beatrice “Tris” Prior (Shailene Woodley). Sebbene Divergent abbia riscosso un successo commerciale al suo debutto nel 2014, i due sequel, Insurgent e Allegiant, hanno ricevuto un’accoglienza sempre più tiepida. Il franchise non è mai stato concluso, con il previsto quarto capitolo, Ascendant, cancellato in favore di un progetto televisivo mai realizzato.

Intervistato da Screen Rant, Neil Burger ha dichiarato di non aver considerato direttamente un reboot, ma ha ammesso che la Lionsgate potrebbe valutare l’idea. Sebbene non ci avesse pensato, il regista ha spiegato che la Lionsgate potrebbe cercare di rifare la serie a un certo punto.

“Fanno reboot di tutto. Non ci avevo pensato, sono sicuro che alla Lionsgate è venuto in mente di farlo in un modo diverso. Sono davvero orgoglioso di quel film e del cast incredibile che ho messo insieme, da Shailene Woodley a Theo James, Miles Teller e Kate Winslet,” ha detto il regista, esprimendo il suo affetto per il progetto. “Farò sempre parte di quel franchise.”

La possibilità di un reboot non sarenne priva di sfide. Divergent è stato lanciato in un’epoca in cui gli adattamenti distopici per giovani adulti erano estremamente popolari, grazie al successo di serie come Hunger Games e Maze Runner. Tuttavia, il franchise ha visto un calo significativo di entusiasmo con l’uscita dei sequel, e Allegiant ha registrato risultati deludenti sia al botteghino che nelle recensioni. Questo declino ha portato alla cancellazione di Ascendant, che avrebbe dovuto concludere la storia con un film per la TV.

Un potenziale reboot dovrebbe quindi riuscire a realizzare un adattamento che possa convincere i fan. Come suggerito da Burger, una rielaborazione televisiva potrebbe rappresentare un’opzione meno rischiosa, adattando il materiale originale per un nuovo pubblico. Tuttavia, resta da vedere se l’interesse per il franchise possa essere ravvivato, soprattutto in un panorama mediatico in continua evoluzione.