A che pro Marlene King si sarebbe disturbata a richiamare sul set di Pretty Little Liars, serie di sua creazione, un mostro della recitazione come Meg Foster nella parte dell’inquietante Carla Grunwald dopo la disastrosa (in fatto di ascolti) esperienza di Ravenswood? Ha solo voluto acuire il nostro già disperato arrovellamento nel tentativo di decifrare o dare almeno un senso vago ai contenuti del suo show? Vallo a sapere.

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Eppure noi ci stiamo convincendo – e qui cercheremo di dimostrare – che la sua rapida apparizione, se di primo acchito potrebbe essere parsa priva di senso, non debba affatto trascurarsi, e anzi si possa rivelare persino utile a capire qualcosa in più sui contenuti dello show.

Le parole di un indovino, di un medium o di un veggente sono enigmi per definizione, che il più delle volte celano ironici giochi del destino. Ma nel caso in cui vengano ben decifrati, i meschini tranelli del fato possono persino eludersi. Ecco: immaginiamo allora che a sovrastarci sia una forza immanente col sorriso fesso di Marlene King: come sfuggire ai suoi capricci e ingannare la sua crudele astuzia?

La nostra proposta è quella di evincere anche solo qualche strascico di lume in un manto di nebbia. In altre parole, cercheremo di leggere negli oracoli della Grunwald tutti gli indizi che finora vi si possano pizzicare.

Mrs. Grunwald ha fatto la sua ricomparsa nello scorso episodio, bussando tranquillamente alla porta di Hanna (Ashley Benson) come la vicina a cui manca dello zucchero. La donna aveva urgenza di parlare con lei per dirle – in buona sostanza – che la ragazza e Caleb sono in pericolo, poiché circondati da un’oscura minaccia. Quando la conversazione fra le due si è spostata nella hall del Radley Hotel, fare due più due da parte di Hanna è stato piuttosto immediato: quella minaccia è Noel, che va schiacciato come una mosca.

Ma chi punterebbe mai sulla perspicacia della Marin? Noi non lo faremo neppure in questa occasione, e proveremo a dare un’altra e più fine interpretazione a quanto detto dalla veggente.

“La fonte della minaccia nei vostri confronti è vicina. Molto vicina”. Il pericolo è vicino, è dietro l’angolo, anzi di più, è accanto a te, Hanna. E’ questo un suggerimento che comprova dunque le teorie del web sul fatto che Aria o Spencer siano il vero A.D.? Rispondere alla domanda è possibile ripensando ancora una volta agli apparenti vaneggiamenti della Grunwald: fra un sospiro e uno sguardo allucinato, la donna ha colto l’eco delle grida e dei lamenti dei pazienti rinchiusi un tempo al Radley Sanitarium, e fra le persone molto vicine ad Hanna che abbiano una qualche connessione con il vecchio ospedale psichiatrico di Rosewood ce n’è una sola: Spencer.

E’ dunque possibile che la vera responsabile dietro le minacce e i giochi sadici di A.D. sia proprio la Hastings? Ma come possiamo credere che abbia potuto organizzare tutto da sola, senza magari invece un complice ancora ignoto? Volevamo darvi soltanto risposte, ma con Pretty Little Liars è matematico che ogni interrogativo risolto ne generi immediatamente almeno altri due.