Bridgerton, tra etichetta e lezioni di equitazione

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Non si diventa Daphne Bridgerton con uno schiocco di dita. Phoebe Dynevor ha infatti raccontato di aver dovuto seguire diversi corsi e una lunga preparazione per poter immedesimarsi perfettamente in una giovane ragazza della nobiltà inglese di inizio 1800. “Abbiamo avuto sei settimane di preparazione, quindi è stato piuttosto mega“, ha raccontato.

Ero così nervosa per il ballo perché mi sono sempre considerata una pessima ballerina. Quindi ero come, ‘Oh mio Dio, mi hanno scelto e non so ballare e lo scopriranno e sarà terribile!’ Ma per fortuna ho avuto un ottimo istruttore di danza e alla fine mi è piaciuto molto. E abbiamo potuto ballare su musica moderna. Mi piaceva molto anche l’equitazione. Il pianoforte non è il mio forte“.

Ma le parti più difficili sono state senz’altro le riprese delle scene di intimità, vero punto di forza della prima stagione. “Ricordo di aver parlato molto con Regé e con il nostro intimacy coordinator, con il nostro showrunner e il regista, in particolare per la prima scena intima, su come dovesse sembrare consensuale – ha raccontato Phoebe – Anche se Daphne non ha idea di quello che sta facendo, deve comunque avere il controllo in un certo modo. Quindi si trattava di trovare quell’equilibrio e come ritrarre tutto ciò sullo schermo in modo autentico“.

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