Perché Berlino è stato tagliato da La casa di carta

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Come sottolinea lo showrunner nel documentario La casa di carta – Il fenomeno, prima di decidere per la morte di Berlino, ha ricevuto diverse pressioni dall’esterno. In molti infatti vedevano in Berlino un personaggio dai costumi troppo retrogradi, non in linea con il pensiero più inclusivo del giorno d’oggi. Sembrava quasi che Andrés de Fonollosa, ladro di gioielli, fosse una maschera di un tempo ormai passato, che non poteva esistere nel presente.

In ogni caso Alex Pina è ricorso a un escamotage per mantenere questo tipo di personaggio, da lui tanto voluto nella serie. La sua presenza nei flashback nella terza e quarta parte è infatti fondamentale, sia per scoprire qualcosa in più su di lui che sul Professore, suo fratello.

“Io non avevo intenzione di eliminare Berlino dallo show. Lui è misogino, narcisista e sociopatico in diversi modi. Volevo tenere un personaggio come lui nella serie, il pubblico poi avrebbe potuto scegliere se amarlo oppure no”.

Infatti la scelta di uccidere Berlino non è piaciuta a molti fan, che considerano il personaggio uno dei migliori de La casa di carta. Nella quarta parte infatti i flashback su Berlino ci hanno regalato il bacio omosessuale con Palermo e il karaoke all’italiana al matrimonio di Andres e Tatiana. Pur essendo morto, Berlino continua a essere uno dei protagonisti più importanti de La casa di carta, come dimostrano questi fondamentali rimandi al passato.

Poi certo, Alex Pina ci tiene a precisare che in ogni caso non lo vorrebbe mai come fidanzato della figlia, ma questi sono dettagli.

Le notizie su La casa di carta non finiscono qui.

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