One Piece, il regista spiega in che modo Henry Cavill è stato utile per la serie
Il regista di One Piece, Marc Jobst, ha spiegato perché Henry Cavill e il suo lavoro in The Witcher sono stati utili per la serie
Le parole del regista di One Piece
Henry Cavill è stato, senza saperlo, utile al regista di One Piece per la realizzazione della serie. A rivelarlo è stato proprio Marc Jobst, che ha diretto alcuni episodi della prima stagione del live action Netflix, nel corso di un’intervista di qualche tempo fa rilasciata a ScreenRant+.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaIl regista ha infatti spiegato che una delle caratteristiche che hanno cercato negli attori scelti per interpretare i protagonisti della serie è stata la fisicità. Lo show ispirato dai manga di Eiichirō Oda contiene infatti diverse scene d’azione e combattimenti tra i personaggi.
Per Jobst sarebbe stato perciò irrealistico, e tecnicamente complicato, appoggiarsi continuamente all’apporto di controfigure. “Volevo attori fisici, non solo attori in grado di recitare, di sostenere il dramma nelle scene emotive, ma anche di portare avanti l’azione“, ha spiegato.
“Perché il mio modo di girare l’azione, e il modo in cui volevo girare l’azione per One Piece in particolare, era in grandi, lunghe e fluide inquadrature che li seguivano da una sequenza all’altra e poi riprendevano un altro attore in tutto il resto“, ha continunato.
Per il regista di One Piece un punto di riferimento in questo modus operandi è stato proprio Henry Cavill e il lavoro fatto da quest’ultimo in The Witcher. “Se devi costantemente sostituire l’attore con controfigure non ce la puoi fare, e questo l’ho imparato in The Witcher quando ho lavorato con Henry Cavill”, ha dichiarato Jobst.
L’elemento d’azione è stato una parte fondamentale in One Piece. La serie intanto è stata già rinnovata da Netflix per una seconda stagione. In una dichiarazione di qualche settimana fa gli sceneggiatori hanno rivelato che le sceneggiature sono per lo più pronte.
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Ora che lo sciopero degli sceneggiatori è terminato si attende con ansia il raggiungimento di un accordo tra gli studios e gli attori. Ottenuto ciò si potrà partire con le riprese e, in meno di un anno, i nuovi episodi potrebbero essere pronti per la fruizione.