Nina Dobrev vs. Somereed, la polemica non è mai esistita: perché non dirlo prima?
La Reed continua poi accusando tutti i media che hanno sfruttato la situazione, inculcando nei fan falsi e vili rumors sul rapporto tra…
La Reed continua poi accusando tutti i media che hanno sfruttato la situazione, inculcando nei fan falsi e vili rumors sul rapporto tra l’ex coppia: “La loro passione e la loro infinita devozione per la serie è stato sfruttato, rimpiazzandole con sentimenti di rabbia attraverso una politica di divisione, e ancora peggio, le loro menti sono state plasmate e modellate in una nuova visione di loro stesse, altre ragazze, dicendo loro come dovrebbero essere quelle stesse dinamiche tra persone. Così mettiamo fine a tutte quelle false storie di gelosie, tradimenti, finte amicizie, e donne che odiano altre donne. Perché alla fine si tratta di questo: insegnare alle ragazze che devono odiare altre ragazze fa soltanto crescere una generazione di donne che credono che debbano odiare altre donne. Ed è questo che i giornali, i siti web e i blog non capiscono. Quella è una dannosa conseguenza involontaria delle loro storie del cavolo e noi abbiamo la morale e la responsabilità di risolvere questa situazione.”
Nikki Reed propone infine di prendere tutta questa storia come esempio, di voltare pagina, e andare avanti, costruendo un mondo migliore, senza alimentare l’odio che anche nel mondo dei pettegolezzi regna sovrano: “Voltiamo pagina insieme, iniziando a camminare pacificamente verso il prossimo capitolo. E alla fine, usiamo questa storia come esempio di quanto sia importante fermare queste persone che scrivono titoli orribili su donne, dipingendoci come aspre, arrabbiate, insicure, dal cuore spezzato, senza figli, guerrafondaie, mostri manipolatrici perché che si voglia ammetterlo o meno, tutto questo cambia il modo in cui tutte le donne si vedono. E vergogna a quei siti che prendono di mira anche un target più giovane, inculcando questo pensiero fin dalla giovane età quando le ragazze sono più suscettibili, più vulnerabili e più malleabili. Quando scriviamo questi articoli insegniamo l’odio. L’ho visto in prima persona. Cambiamo ciò che mettiamo nell’universo iniziando ora, e pieni di speranza, se tutto va bene inizieremo a vedere un cambiamento nel mondo nel modo in cui ci trattiamo l’un l’altro e nel modo in cui vediamo noi stessi.”
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