Nikki Reed propone infine di prendere tutta questa storia come esempio, di voltare pagina, e andare avanti, costruendo un mondo migliore, senza alimentare l’odio che anche nel mondo dei pettegolezzi regna sovrano: “Voltiamo pagina insieme, iniziando a camminare pacificamente verso il prossimo capitolo. E alla fine, usiamo questa storia come esempio di quanto sia importante fermare queste persone che scrivono titoli orribili su donne, dipingendoci come aspre, arrabbiate, insicure, dal cuore spezzato, senza figli, guerrafondaie, mostri manipolatrici perché che si voglia ammetterlo o meno, tutto questo cambia il modo in cui tutte le donne si vedono. E vergogna a quei siti che prendono di mira anche un target più giovane, inculcando questo pensiero fin dalla giovane età quando le ragazze sono più suscettibili, più vulnerabili e più malleabili. Quando scriviamo questi articoli insegniamo l’odio. L’ho visto in prima persona.”

La moglie di Ian Somerhalder conclude il toccante discorso con le seguenti parole: “Cambiamo ciò che mettiamo nell’universo iniziando ora, e pieni di speranza, se tutto va bene inizieremo a vedere un cambiamento nel mondo nel modo in cui ci trattiamo l’un l’altro e nel modo in cui vediamo noi stessi.”

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Ma anche il marito ha voluto dire la sua.
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