Intervista a Nicolò De Devitiis, conduttore di Giffoni50
Abbiamo intervistato Nicolò De Devitiis, conduttore della cinquantesima edizione del Giffoni Film Festival: ecco cosa ci ha detto E’ Nicolò…
Abbiamo intervistato Nicolò De Devitiis, conduttore della cinquantesima edizione del Giffoni Film Festival: ecco cosa ci ha detto
E’ Nicolò De Devitiis il padrone di casa della cinquantesima edizione del Giffoni Film Festival. La storica rassegna dedicata al cinema in cui i protagonisti assoluti sono i ragazzi festeggia un importante traguardo in un anno particolarmente difficile per l’intero pianeta.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaCon determinazione, coraggio e nel pieno rispetto delle disposizioni normative imposte a causa del covid-19, Giffoni50 è partito lo scorso 18 agosto con una prima carrellata di ospiti nazionali ed internazionali. Ad accompagnare i giovani partecipanti nei vari incontri, masterclass ed eventi ci sarà il giovane inviato de Le iene, che vanta un seguito di più di 250 mila seguaci su Instagram.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente prima dell’inizio della seconda tranche del festival, che avrà luogo dal 25 al 29 agosto. Ecco quello che ci ha raccontato.
E’ un’edizione del festival un po’ particolare per via del periodo storico che stiamo vivendo. Che atmosfera si respira?
<< C’è un’atmosfera positiva perché comunque siamo un esempio da seguire per tutto il mondo. Siamo il primo festival che è ripartito e che ha avuto la determinazione di farlo. Io non ho avuto il piacere di viverlo negli anni scorsi ma è un ambiente pazzesco, familiare, pieno di energia bella e positiva. E il bello è che tutto ciò arriva dai giovani. Giffoni è un festival importantissimo che porta il mondo qui e lo porta dai giovani, che sono coloro che domani decideranno del futuro e che sicuramente faranno meglio di ciò che è stato fatto finora >>
Quest’anno sei l’host di Giffoni50 e conduci le masterclass di molti talent. Chi incontreranno i ragazzi in questa seconda tranche?
<< Abbiamo Gue Pequeno il 26, poi arriverà Benedetta Porcaroli (presto su Netflix con la terza ed ultima stagione di Baby, ndr), il 27 Rocco Hunt, il 28 aspetto con ansia Aiello. Poi c’è Ernia, che sta facendo dei numeri pazzeschi su Spotify con il suo nuovo album e poi chiudiamo il 29 Samuel (inizialmente il suo intervento era previsto il 25, ma è stato rimandato di qualche giorno ndr) e con Gaia direttamente da Amici >>
Anche quest’anno il festival ospita grandi personaggi internazionali del panorama cinematografico.
<< Abbiamo avuto nomi pazzeschi come Richard Gere e Sylvester Stallone ed entrambi si sono autoinvitati l’anno prossimo al Giffoni. Quello che mi ha colpito e che mi ha lasciato a bocca aperta è il mood con cui si sono presentati ed è proprio il bello di Giffoni. Innanzitutto si sono collegati da casa loro e non in ambienti asettici e irriconoscibili e per personaggi di Hollywood di questo calibro, che sono inarrivabili, è una cosa rara. Entrambi hanno poi chiamato le proprie mogli e hanno raccontato un aneddoto legato al festival. Richard Gere ha raccontato che deve molto a Giffoni perché ha conosciuto la sua moglie attuale proprio grazie al festival. Era venuto qui come ospite e una sera a cena al tavolo di fianco al suo ha incontrato la donna che poi avrebbe sposato. Stallone, tra una chiacchiera e l’altra, ha mostrato l’Oscar. Ma al di là degli aneddoti, è proprio bello il modo in cui parlano del Giffoni questi mega totem della filmografia mondiale. E’ come se stessi al bar a chiacchierare con un amico >>
Qual è il tuo rapporto con il cinema? Quali sono i tuoi gusti?
<< Mi stai chiedendo il mio film preferito? Non posso che dirti Le iene di Quentin Tarantino (ride, ndr). Sono un amante di questo mondo, sono un appassionato di tutto, dai film di De Sica a quelli di Scorsese. Cerco di guardar tutto e non ho uno stile preferito (al contrario dei libri, leggo solo gialli). Per quanto riguarda i film mi piace la compagnia italiana, mi piacciono i grandi classici hollywoodiani. Parasite mi ha fatto impazzire, Birdman, Pulp Fiction, Django Unchained; La grande bellezza che incornicia alla perfezione la mia città; Drive, Inception, Il discorso del re; Into the wild perché mi piace molto quel modo di vivere, Le favolacce in cui c’è la rinascita del cinema italiano; Trainspotting, Il silenzio degli innocenti, Quei bravi ragazzi. E non posso non citare Verdone, Proietti, Sordi e De Sica. Nelle cene con gli amici una citazione a cena c’è per forza. L’altro giorno è venuta a trovarci Paola Comin, che è stata l’ufficio stampa e l’assistente personale di Alberto Sordi, ed è stato proiettato il docufilm “Ciao Alberto” >>
Sei una persona molto versatile, ti dividi tra la conduzione, l’inchiesta e addirittura la musica. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi professionali?
<< Il mio nome Divanoletto su Instagram deriva proprio da questo, dal mio essere versatile. In un monolocale se hai un divano letto quella stanza ogni ora può passare dall’essere una camera da letto al salotto. Io sono una persona che non sta mai ferma, la mattina faccio la “iena” poi la sera suono la batteria o gioco a calcetto. Per quanto riguarda la musica ho una playlist su Spotify (Divanoletto Groove) di cui vado molto fiero. La curo in maniera incredibile, sono sempre alla ricerca di qualche cantante emergente da inserire.
Da un punto di vista professionale, mi piacerebbe crescere ancora in questo mestiere sia come inviato che come conduttore, avere più consapevolezza del mestiere ed essere più pronto. Non si smette mai di imparare! Poi quando arriverà e se arriverà qualche proposta in futuro valuteremo, ma intanto devo farmi trovare pronto. La chiamata del Giffoni è stata una cosa che mi rende super onorato >>
Non si può parlare di Nicolò Devitiis senza parlare de Le Iene, sono una vera e propria famiglia per te. Quanto è stato importante per la tua crescita professionale e umana?
<< Le iene non è un programma, ma una forma mentis. Lavoro con loro da sette anni, dal lunedì alla domenica e non c’è mai un orario preciso. Mi capita di svegliarmi di notte perché penso ad un servizio o andare a letto alle 4 per leggere le notizie. E’ un lavoro che porto anche a casa, non stacco mai. Questa è una caratteristica che mi appartiene a prescindere da Le iene. Sono super concentrato, attento ai dettagli e amo da morire lavorare. Ho avuto la fortuna di entrare nel programma, di candidarmi e di essere preso imparando sul campo il mestiere. Sono contento di far parte di questa mega famiglia che è, secondo me, l’unica scuola televisiva che c’è in questo momento. Moltissimi personaggi della tv sono passati da noi. Essere uno degli inviati da più di sette anni è motivo di orgoglio >>
Qui su Ciak Generation ci occupiamo principalmente di serie tv. Qual è la tua serie tv preferita in assoluto?
<< Ti posso dire Breaking Bad! Ultimamente ho visto su Netflix Dirty John, The Sinner e Dark. Tra le mie preferite in assoluto c’è poi Black Mirror. Mi sono piaciute molto anche Stranger Things e Le regole del delitto perfetto. Vorrei citarti poi alcune serie tv su Apple TV+ che sono pazzesche, come The Morning Show o Home before dark >>
Ringraziamo Nicolò per la naturalezza con cui si è raccontato e gli auguriamo un enorme in bocca al lupo per la sua avventura a Giffoni50.