Jeffrey Dean Morgan contro la scelta di uccidere Carl

L’attore ha iniziato a lavorare in The Walking Dead a partire dalla fine della sesta stagione, costituendo l’antagonista della successiva e un personaggio ricorrente di quella attuale. Negan ha avuto il privilegio di riportare The Walking Dead ai fasti delle prime stagioni, salvando l’andamento narrativo da quel pantano nel quale era caduto da due anni.

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A proposito del suo rapporto col giovane Chandler Riggs, Jeffrey Dean Morgan ha dichiarato di aver sempre avuto un’ammirazione pregressa alla sua entrata nel cast. Di averlo sempre ritenuto un ragazzo eccellente, e di sentirsi rammaricato della sua uscita di scena.

“Chandler Riggs, che piacere che è stato! Non soltanto il fatto di lavorare con te, ma di conoscerti. Tu, amico mio, sei un incredibile giovane uomo. Già prima di unirmi a questo cast ero un fan… un fan che ha adorato vederti crescere davanti alla telecamera. Dal momento in cui hai indossato per la prima volta quel cappello troppo grande da sceriffo, fino alla fine quando si è adattato all’uomo che Carl è diventato. Più saggio e più compassionevole di tutti noi. Hai aiutato i nostri cuori.

Il messaggio Instagram di Jeffrey Dean Morgan

Onestamente… una grossa ragione per cui volevo così fortemente far parte di questa banda di disadattati… era perché ero un grande fan del rapporto tra Negan e Carl nei fumetti. Quella storyline era una delle mie preferite, come so che lo era per te. Resterò perciò per sempre deluso del fatto che abbiamo grattato solo la superficie di quel che poteva essere. Tuttavia trovo conforto nel fatto che tu sia uscito… facendo ciò che dovevi. Sei diventato un uomo straordinario tanto quanto un bravissimo attore. Il mondo è nelle tue mani, Riggs”.

Gli autori hanno più volte dichiarato che la morte di Carl servirà perché la serie prenda una strada completamente nuova. Nelle prossime settimane, lo scopriremo.

Senz’altro però possiamo dire che un’impronta del tutto differente al passato gliel’ha già data. In nessun altro caso come quello del licenziamento di Riggs il cast ha infatti mai così palesemente contestato una scelta narrativa.

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