I fratelli Menendez usciranno di prigione?

La seconda stagione della serie Netflix di Ryan Murphy Monsters: La storia di Lyle e Erik Menendez, è tra le più viste del momento. Ma potranno, dopo il rilascio dello show, Lyle e Erik uscire di prigione? Ecco cosa pensa l’avvocato.

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Nel 1989 Lyle e Erik hanno fatto irruzione nella loro casa a Beverly Hills, in California, e hanno sparato mortalmente ai loro genitori, Jose e Kitty Menendez , mentre la coppia guardava la TV.

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Secondo i fratelli, l’omicidio fu la conseguenza di anni di abusi sessuali perpetrati dal padre, un potente dirigente di Hollywood. La madre, ex reginetta di bellezza, avrebbe ignorato quanto accadeva. Tuttavia, le autorità sostennero che il vero movente fosse la bramosia di denaro, evidenziando come i due ragazzi si fossero lanciati in spese folli subito dopo il crimine, acquistando orologi costosi, auto di lusso e pagando lezioni di tennis.

Nel 1996, dopo un primo processo finito in stallo, i due fratelli furono condannati per omicidio di primo grado e ricevettero l’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. Da allora, ci sono stati vari tentativi di ribaltare la sentenza. L’ultima richiesta di revisione è stata presentata a maggio 2023 dagli avvocati dei Menendez, basandosi su nuove prove.

Tra queste, ci sono le accuse di Roy Rosselló, ex membro della boy band portoricana Menudo. L’uomo sostiene di aver subito violenze da Jose Menendez negli anni ’80. Inoltre, è riemersa una lettera scritta da Erik a un cugino mesi prima dell’omicidio, in cui descriveva gli abusi subiti dal padre. La difesa ha anche raccolto testimonianze di 24 familiari e un esame condizionato della sorella maggiore di Kitty.

Nonostante queste nuove prove e l’uscita della serie, che ha fatto tornare a galla le controversie legate al caso, molti esperti legali ritengono che la possibilità di scarcerazione dei Menendez sia improbabile. Anche se la cultura attuale potrebbe essere più comprensiva nei confronti di situazioni di abuso, alcuni avvocati, come Dmitry Gorin e Neama Rahmani, considerano le prove insufficienti per ottenere l’annullamento della condanna.

Dmitry Gorin afferma che le possibilità che i fratelli escano dalla prigione sono scarse. “Non so quanto queste nuove prove spostino l’ago della bilancia“, dice a PEOPLE. “È ancora molto improbabile a causa della storia del caso, a causa delle precedenti sentenze processuali e perché materialmente, questo non cambia davvero le prove nel caso. È più o meno la stessa cosa, è una prova orribile. Inoltre è tragico quello che hanno subito, ma è più o meno la stessa cosa“.

È un argomento tipo Hail Mary“, sostiene Neama Rahmani. “Non è sufficiente, secondo me. Una nota corroborante o il fatto che una vittima abbia abusato di qualcun altro, non è il tipo di prova che in genere porta all’accettazione di una petizione di habeas corpus”.

Oggi Lyle ed Erik Menendez stanno scontando l’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale presso la Richard J. Donovan Correctional Facility di San Diego, in California. Dopo essere stati lontani per oltre vent’anni in prigioni diverse, si sono riuniti nel 2018 grazie alla buona condotta.