Monsters: come è stata fatta l’unica ripresa di 33 minuti nell’episodio 5
Il quinto episodio di Monsters esplora il trauma di Erik Menendez in un’intensa scena senza interruzioni: com’è stata girata la ripresa unica
Monsters: dietro le quinte dell’unica ripresa di 33 minuti nel quinto episodio
Le tormentate vite di Lyle ed Erik Menendez sono protagoniste della serie Monsters di Netflix, il cui quinto episodio è narrato in modo davvero particolare. La puntata dura infatti 33 minuti e si distingue perché è stata girata con un’unica ripresa in piano sequenza in cui Erik (interpretato da Cooper Koch) racconta gli abusi subiti durante l’infanzia.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaNella serie questo monologo avviene dopo l’arresto per l’omicidio dei genitori, Jose e Kitty, durante una conversazione con l’avvocato Leslie Abramson (Ari Graynor). Questo episodio segna una sorprendente svolta per la serie, che interrompe la narrazione tradizionale per offrire uno spazio esclusivo a Erik.
Il formato più breve e la concentrazione su un unico personaggio creano un’atmosfera unica, accentuata dall’assenza del fratello maggiore Lyle (Nicholas Chavez).
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Con una durata di 36 minuti senza tagli, l’episodio poggia interamente sulle spalle di Koch. L’avvocato Leslie Abramson, infatti, è visibile solo di spalle, mentre Erik è al centro della scena.
L’attrice Ari Graynor ha raccontato l’esperienza dietro le quinte: “Abbiamo girato l’episodio otto volte, quattro volte al giorno per due giorni. Cooper ed io abbiamo dedicato molte ore a provarlo, sia da soli che insieme, e quando siamo arrivati sul set, il regista Michael Uppendahl ha deciso di girare immediatamente, senza ulteriori prove“.
Koch ha ricordato quanto fosse soddisfatto della prova generale, ma ha incontrato difficoltà durante le prime riprese. “Non riuscivo a entrare nel personaggio come volevo“, ha ammesso, ma grazie al supporto del regista, è riuscito a trovare la giusta chiave emotiva. “Dopo la terza ripresa, mi sono sentito fantastico“. L’ottava e ultima ripresa è stata poi quella scelta per l’episodio finale.
Ari Graynor ha descritto la performance di Koch come “straordinaria”, evidenziando come ogni ripresa fosse unica. “Volevamo creare lo spazio giusto per la storia di Erik e far emergere l’ascolto amorevole che il personaggio di Leslie offre a Erik“, ha spiegato. Cooper Koch ha elogiato la generosità di Graynor come attrice, riconoscendo il supporto emotivo che ha ricevuto da lei durante le riprese. “Non vedevo il suo volto, ma la sua voce mi guidava attraverso l’intera scena“, ha detto.
Ryan Murphy, co-creatore della serie insieme a Ian Brennan, ha dichiarato che questa scena era fondamentale permettere a Erik di raccontare la propria versione dei fatti in modo autentico. “Tutto ciò che dice Erik è basato su dichiarazioni reali“, ha spiegato Murphy. La decisione di girare la scena in un’unica ripresa era volta a creare un’esperienza in cui lo spettatore non potesse distogliere lo sguardo.
Nonostante l’impegno della serie nel raccontare la storia dei fratelli Menendez, il vero Erik ha criticato duramente Monsters per la rappresentazione distorta dei personaggi. In risposta alle critiche, Murphy ha difeso la serie, sostenendo che Monsters rappresenta “la cosa migliore” che sia capitata ai fratelli in 30 anni.
Cooper Koch, che ha incontrato i Menendez in carcere durante una visita con Kim Kardashian, crede che meritino un nuovo processo. “Spero davvero che possano ottenere la libertà vigilata e vivere una vita migliore“, ha concluso.