Il cast di Monsters 2 ha risposto alle critiche lanciate da Erik Menendez

Dopo l’uscita su Netflix della nuova serie TV Monsters: La Storia di Lyle ed Erik Menendez, il vero Erik Menendez ha commentato lo show, tramite un comunicato pubblicato dalla moglie su X.

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Il detenuto aveva criticato Netflix e anche Ryan Murphy poiché secondo lui non avrebbero fornito un quadro dei fatti, e soprattutto del fratello Lyle, fedele alla realtà.

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Erik ha parlato proprio di rappresentazione disonesta. Dopo quelle parole, Ryan Murphy ha voluto intervenire. Il creatore ha dichiarato di aver voluto riportare anche il punto di vista dei genitori, ricostruito secondo approfondite ricerche.

L’obiettivo della serie TV di Netflix, infatti, era quello di riportare le prospettive di tutte le parti coinvolte: Lyle ed Erik, ancora vivi, e Kitty e José, deceduti.

A distanza di qualche ora, sono intervenuti anche alcuni membri del cast di Monsters 2. Parliamo innanzitutto di uno dei due protagonisti, Cooper Koch, interprete proprio di Erik Menendez. Come riporta Variety, l’attore ha detto di aver empatizzato molto con il vero Erik:

[La reazione di Erik] mi ha sicuramente colpito e mi ha fatto provare delle emozioni. Lo comprendo ed empatizzo con lui. Capisco. Comprendo quanto sarebbe difficile avere la parte peggiore della propria vita trasmessa in televisione per milioni di persone. È così esposto. Capisco come si sente e lo sostengo. Per quanto riguarda il mio approccio a lui e al ruolo, volevo davvero fare il maggior numero possibile di ricerche e scavare a fondo dentro di me per rappresentarlo con integrità ed essere il più autentico possibile per sostenerlo e anche per sostenere la sua famiglia e tutte le persone che stanno con lui.

Cooper Koch, però, non è stato l’unico a rispondere alle critiche del vero Erik Menendez. Nathan Lane, nel cast di Monsters 2 come interprete del giornalista Dominick Dunne, si è detto scettico riguardo alla reazione del detenuto:

Non ha visto lo show. Lo sta solo criticando e condannando senza mai averlo visto, quindi bisogna prendere tutto questo con le pinze. Ovviamente, avere la propria vita rappresentata in questo modo in una miniserie di Netflix… Non era uno dei produttori, quindi non tutto potrebbe essere lusinghiero o farti felice. Ma direi che probabilmente dovresti vederlo prima di esprimerti di nuovo.

Per finire, abbiamo anche le parole di Javier Bardem, che nella serie TV ha vestito i panni di José Menendez, il padre dei due fratelli. L’attore ha dichiarato che, sebbene non abbia letto le critiche mosse da Erik Menendez, le considera una conseguenza logica dello show:

So che ha parlato, ma non l’ho letto. Ma ovviamente è assolutamente normale, logico e legittimo esprimere ciò che pensi riguardo alla tua vita rappresentata in uno show. Sostengo questo. [I creatori della serie] Ryan Murphy e Ian Brennan offrono diverse prospettive, punti di vista diversi sullo stesso problema perché nulla è scolpito nella pietra. Questo include anche il modo di interpretare il personaggio. Dobbiamo essere aperti come attori a recitare e spostarci da una prospettiva all’altra, a seconda di chi sta raccontando la storia.

Nei giorni scorsi si è esposta sfavorevolmente alla serie anche una giurata del caso dei fratelli Menendez. La donna ha addirittura consigliato la visione di un’altra serie incentrata su quell’omicidio, piuttosto che Monsters.