Monica Ward ha detto la sua sul doppiaggio del remake di Ranma

Sabato 5 ottobre ha debuttato su Netflix il remake di Ranma, iconico anime tratto dall’omonimo manga di Rumiko Takahashi, con il primo episodio ed oggi siamo qui per parlare di doppiaggio.

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La gioia dei fan storici, infatti, si è presto spenta nel momento in cui si sono resi conto che le voci non erano quelle della serie originale, come invece è accaduto per la versione giapponese.

Netflix, infatti, ha scelto di affidare il progetto a delle voci nuove. Gli appassionati dell’anime hanno cercato subito una spiegazione, provando a contattare anche i doppiatori italiani di un tempo. Una risposta vera e propria, però, non sono riusciti ad ottenerla.

Questa sera a Cinefeeling su RDS Next è stata ospite in collegamento nientepopodimeno che Monica Ward, grandissima doppiatrice dal curriculum sfavillante, voce italiana di Ranma donna, che non ha nascosto il proprio disappunto sulla scelta di Netflix.

Eticamente e professionalmente non si fa. Non puoi togliere un cast così stellare di una serie. […] E per quale motivo hanno cambiato le voci? Io la trovo una cosa folle, tra l’altro scegliendo anche alcune voci… La persona ad esempio che mi sostituisce, io non so chi sia, ma è una ragazza totalmente acerba. Anche mettere una persona che magari ha iniziato oggi a fare questo mestiere e passarle lo scettro di un ruolo così importante e così iconico la trovo una follia. Rischiano anche in un certo senso di danneggiare questa ragazza.

Monica Ward ha poi continuato condividendo la speranza che Netflix torni sui propri passi ed opti per un ridoppiaggio, richiamando le voci italiane originali. In quel cast non solo c’era lei, ma anche gente del calibro di Massimiliano Alto, Christian Iansante, Stella Musy. E ancora Georgia Lepore, Rossella Acerbo, Francesco Bulkaen e tanti altri nomi che con il loro lavoro hanno mantenuto il doppiaggio un’eccellenza italiana.

Trovo che sia veramente un’ingiustizia e magari mi auguro che abbiano il buon senso di ridoppiarla. Tante volte è successo e magari succederà anche con Ranma. Lo dico soprattutto per i fan. Noi andiamo alle fiere e ci sono sette ottomila persone ad applaudirci per Ranma e voi cambiate le voci?

I conduttori di Cinefeeling Cima e Daniele Giannazzo, a quel punto, hanno provato ad indagare. Hanno chiesto direttamente a Monica Ward come mai Netflix avesse intrapreso questa strada. La doppiatrice ha dichiarato:

Io ho anche sentito una funzionaria di Netflix, che chiaramente non è lei che ha curato questa serie, e mi ha detto “Ma guarda evidentemente i doppiatori originali non sono più gli stessi, sono dei ragazzi” dico “Guarda che il cast è lo stesso identico”. Allora se le voci sono tutti attori che hanno più o meno l’età nostra, e che sono in grado di fare la serie come tutti noi, perché hanno tolto al pubblico la gioia di risentire questa serie con le stesse voci? Non lo so neanche io. La giustificazione che mi è stata data è che sicuramente è cambiato il cast. Vi do una notizia, il cast originale è lo stesso identico di più di trent’anni fa. È un’ingiustizia.

Monica Ward ha poi fatto un’ipotesi. L’attrice ha menzionato una pratica che a quanto pare si verifica spesso, ovvero che la società che ha preso la serie in appalto potrebbe aver detto che i doppiatori italiani originali avrebbero chiesto cifre assurde. Ma in realtà, stando alle sue parole, nessuno li ha proprio contattati.

A tutti gli interessati che si fossero persi la puntata di Cinefeeling di questa sera, consigliamo comunque la visione sul canale YouTube di RDS Next, per avere un quadro ancora più completo grazie all’intervento di Monica Ward.