L’abito della preside Weems

L’abito indossato dalla preside Weems alla Nevermore potrebbe essere un omaggio a un celebre film horror. I fan di Mercoledì potrebbero aver scovato un nuovo easter egg con un significato nascosto. La serie gotica campione di visualizzazioni targata Netflix è infratti intrisa di citazioni e di particolari dettagli. Molti di questi sono legati ai lavori e alle opere principali di Tim Burton, che ha diretto i primi quattro episodi dello show. Ma all’interno delle puntate che compongono la prima stagione sembrano esserci dei dettagli legati ad altri film che fanno parte della storia del cinema. Uno di questi potrebbe essere individuato nel personaggio interpretato da Gwendoline Christie.

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preside weems
Gli uccelli (1963)

Secondo quanto riportato sul web l’abito indossato dalla dirigente scolastica rappresenterebbe un omaggio a uno dei più grandi maestri dell’horror, Alfred Hitchcock. La struttura e i colori dell’abito sarebbero infatti molto simili a quelli indossati da Tippi Hedren ne Gli uccelli, film del 1963. Nel frame che potete vedere qui in alto potete notare delle somiglianze piuttosto evidenti tra i due vestiti. Proprio il personaggio della Preside Weems ha avuto un ruolo molto importante nel corso della prima stagione. Se non hai ancora terminato la visione degli episodi, ti consigliamo però di non proseguire con la lettura del pezzo.

Durante il season finale infatti vediamo la dirigente cadere a terra (a quanto pare senza vita) dopo una colluttazione con la professoressa Thornhill, che abbiamo scoperto essere la villain principale. Non tutti però sono convinti che il personaggio interpretato dalla Christie sia davvero morto e sperano in un colpo di scena che la riporti nella seconda stagione. La stessa attrice ha acceso le speranze dei fan con delle recenti dichiarazioni in merito.

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Non l’abbiamo vista mettere sotto terra, vero?. Sento che Larissa Weems non sarebbe disposta a intrattenersi o a farsi dominare da qualcosa di così banale come la morte. Penso che Larissa stia facendo del suo meglio per abbracciare il mondo nel suo complesso. Penso che abbia corso questo rischio, ed è un peccato che abbia finito per portarla alla morte. Ma credo che pensi che sia meglio correre il rischio che non correrlo. Credo che ritenga che tentare di creare un mondo idealistico sia meglio che esistere nell’isolamento.

Quale sarà la verità?