Mare Fuori, l’abbigliamento di Mimmo

Mimmo è forse uno dei personaggi più ambigui di Mare Fuori. Nel suo ingresso, avvenuto durante la seconda stagione, ci è stato presentato come uno dei fedelissimi al clan Ricci e a Edoardo. Abbiamo però immediatamente capito che il ragazzo ha un piano molto più elaborato.

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Mimmo ha infatti un accordo sottobanco con Wanda Di Salvo, che lo ha fatto entrare nell’IPM per dare protezione a suo figlio Carmine. Nel corso della terza stagione il ragazzo è stato protagonista di alcune delle scene più commoventi. Stiamo parlando, ad esempio, del momento in cui ha confessato al padre di Gaetano di essere stato proprio lui a uccidere, per difesa, il figlio.

Un momento intenso che però conferma l’ambiguità di un personaggio che, per sua stessa ammissione, non sembra intenzionato a scegliere ancora da che parte stare. E a quanto pare questa ambivalenza del personaggio viene evidenziata anche nei vestiti da lui indossati. A raccontare qualche dettaglio in più a riguardo è stata Rossella Aprea, costumista della serie, durante un’intervista rilasciata a Fanpage.

“Prendiamo il personaggio di Mimmo in Mare Fuori, che secondo me è stato sottovalutato – ha evidenziato – Io con lui ho lavorato sui colori, vestendolo sempre di bianco e nero, perché per me è personaggio ambiguo in questa stagione, mai netto“.

La stessa Aprea ha anche raccontato la scelta di abiti scuri per il personaggio di Sofia Durante, la nuova direttrice interpretata da Lucrezia Guidone. Anche in questo caso c’è una scelta stilistica ben precisa ed è voluta a tracciare un percorso personale ben strutturato del personaggio. Qualche giorno fa vi avevamo invece segnalato altri dietro le quinte dal mondo di Mare Fuori.

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Parliamo, ad esempio, delle camicie con stampe indossate da Edoardo o dagli abiti sui toni del blu (e il conseguente significato) di Paola. La Aprea ha anche confessato che per realizzare il guardaroba indossato da Massimiliano Caiazzo in Mare Fuori si è invece ispirata a Breaking Bad.

“Quest’anno cerca di risolvere i problemi degli altri, quindi ho pensato a un abbigliamento neutro con pantaloni cargo, canottiere, scarpe da ginnastica, tutto semplicissimo, senza picchi di colore. Un modulo, una lavagna bianca su cui scrivere“, ha spiegato la costumista.