La mafia uccide solo d’estate: Anna Foglietta parla dell’originalità della serie
Prima di accettare il ruolo di Pia, che nel film che ha ispirato la serie televisiva non era presente, la…
Prima di accettare il ruolo di Pia, che nel film che ha ispirato la serie televisiva non era presente, la Foglietta racconta di aver esitato, impensierita dalla qualità che un soggetto pensato per il cinema potesse perdere nella trasposizione televisiva.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema“Nel cinema hai l’opportunità di curare recitazione e sceneggiatura”, spiega ai microfoni di TvBlog, “mentre la televisione ha un meccanismo diverso”.
La Foglietta ha sì recitato in tv, in fiction di lungo respiro quali Squadra antimafia, Distretto di polizia, o in miniserie come Ragion di Stato, ma dalle sue parole emerge una chiara propensione per il linguaggio cinematrografico.
“Questa serie, però,” ammette soddisfatta, “mi è sembrata ben scritta. Al regista Luca Rubioli“, prosegue, “ho chiesto di promettere che avremmo trattato ogni singolo episodio come un piccolo film. Il linguaggio, la scrittura e l’approccio sono stati del tutto cinematografici”.
A parere dell’attrice, tutto ciò contribuirebbe a svecchiare il modello televisivo di fare fiction (soprattutto della tv di Stato), avvicinando perciò i nuovi progetti destinati alla tv a prodotti di alto pregio come quelli in onda sulle piattaforme satellitari, o degli ormai ampiamente sdoganati servizi di streaming e on demand.