Luke Perry si riconferma un eroe nella dolcissima storia raccontata da Colin Hanks

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Colin Hanks decide di condividere la sua dolcissima storia su Instagram, accompagnando le sue parole con questa foto.

Luke Perry si riconferma un eroe nella dolcissima storia raccontata da Colin Hanks: ecco il messaggio le sue parole dopo la morte dell'attore
Luke Perry si riconferma un eroe nella dolcissima storia raccontata da Colin Hanks
Luke Perry si riconferma un eroe nella dolcissima storia raccontata da Colin Hanks: ecco il messaggio le sue parole dopo la morte dell'attore
Colin Hanks su Luke Perry – Instagram

Ecco la traduzione delle significative parole di Colin Hanks, il figlio della star Tom Hanks:

“L’ho incontrato solo una volta, ma la storia è troppo bella per non essere raccontata dati i tristi eventi di quest’oggi. Mia moglie e io eravamo su un aereo di ritorno dal Messico. Un paio di posti più avanti, c’erano questi due fratelli, dei ragazzini, che se ne stavano dando di santa ragione. I loro poveri genitori non riuscivano a fermare i pianti, le grida e le urla. Se siete dei genitori capite. Qualche volta non c’è niente che tu possa fare. E fu così per quasi due ore. Poi dieci minuti prima l’atteraggio inizia a peggiorare. Dal nulla, arriva un uomo dalla prima classe. Cappello, barba, occhiali da sole, che gonfia un palloncino. Lo lega, lo consegna come stesse affidando una spada a un re. Si inginocchia, la testa bassa, e le braccia alzate. I ragazzini si calmano in un millisecondo. L’aereo per poco non scoppia in un applauso. Ancora 15 minuti e probabilmente sarebbe iniziata la Terza Guerra Mondiale, ma siamo atterrati prima che accadesse. Siamo scesi dall’aereo, e stiamo aspettando in coda alla dogana. Finalmente riesco a vedere chi è l’uomo e dico a mia moglie “Oh m****. Penso che quell’uomo eroe dei palloncini sia Luke Perry”. La fortuna ha voluto poi che finissimo l’uno accanto all’altro. Dal nulla lui si gira e dice qualcosa di carino su Fargo [la serie di cui era protagonista Colin Hanks], e la cosa mi manda via di testa. Inizio a cantare le sue lodi su quanto lo ammiro e anche per la mossa con i palloncini. “Quella è una mossa da professionista! Non puoi insegnarla!” Dico. Lui mi rivela che viaggia sempre con un paio di palloncini proprio per quella ragione, per darli a bambini urlanti. Non so se è la verità, ma non ho ragione di credere il contrario. L’uomo sembrava un vero gentiluomo. Se n’è andato maledettamente troppo presto. Inoltre, che io sia dannato se non inizio a viaggiare con qualche palloncino di scorta.”


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