Lili Reinhart sulle pressioni psicologiche indotte dalla quarantena: “Non riesco nemmeno ad andare alla posta senza stare in ansia”.

Gli ultimi mesi sono stati difficili per tutti noi, anche se a livelli diversi. Qualcuno ne ha risentito di più sul lavoro, qualcun altro – in modo drammatico – nella famiglia e c’è stato chi ha sicuramente accusato l’obbligo civile e morale di una reclusione forzata. Ci sono parti nel mondo in cui il soffocante periodo del lockdown, che ci ha allontanato da persone care e affetti, non è ancora terminato. Così in molti ne subiscono ancora le conseguenze, specie sotto il profilo psicologico. E ne sa qualcosa Lili Reinhart, protagonista di Riverdale, la quale ha avuto occasione di riflettere sulla quarantena tramite una diretta Instagram.

Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema

Nel corso di una conversazione con lo scrittore Sylvester McNutt III, la ventiquattrenne ha ammesso di avere serie difficoltà di reinserimento sociale. Colpa del forzato isolamento, ma anche della consapevolezza che il virus è ancora fra noi.

“Ho un compito molto semplice da portare a termine, ma – sai che ti dico? – non voglio farlo. Per dire, andare alla posta. Cioè, in realtà non ho voglia di guidare fino all’ufficio postale. Mi provoca ansia perché non voglio dover lasciare da solo il mio cane. Non voglio dover affrontare un’uscita in pubblico. Non voglio indossare la mascherina… Lo farei, ma proprio non ho alcuna voglia di immergermi in un contesto che mi provochi stress.

Sembra proprio che l’attrice, da sempre alle prese con ansie di vario genere, preferisca perciò una vita ritirata a una convivenza con il virus.

Ma come ha impiegato il suo tempo in quarantena Lili Reinhart?

Avanti