Dopo le recenti dichiarazioni di J.K. Rowling, una libreria australiana ha bannato dagli scaffali i libri della scrittrice

Niente più libri della Rowling, compresi quelli di Harry Potter, in una libreria di Perth, in Australia, che ha deciso di prendere una netta posizione a causa delle recenti dichiarazioni della scrittrice.

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La celebre mamma del maghetto più famoso del mondo, infatti, è stata accusata di transfobia e moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo si sono esposti commentando le parole della scrittrice. Lo stesso ex interprete di Harry Potter, Daniel Radcliffe, che non è presente sui social, ha voluto comunque esprimere la sua opinione.

Le donne transgender sono donne. Qualsiasi affermazione del contrario cancella l’identità e la dignità delle persone transgender e va contro ogni consiglio dato dalle associazioni che si occupano di cura e salute della persona e che hanno molta più esperienza sull’argomento sia di Jo che di me…

Queste alcune delle parole di Daniel Radcliffe che ha voluto anche rilasciare dichiarazioni proprio sul rapporto che i fan hanno con i libri di Harry Potter.

Se questi libri vi hanno insegnato che l’amore è la forza più grande dell’universo, capace di superare ogni cosa. Se vi hanno insegnato che la forza consiste nella diversità, e che il dogma della purezza conduce all’oppressione delle comunità più vulnerabili… Allora la questione è fra voi e il libro che avete letto, e la cosa è sacra.

E proprio questi libri che in tantissimi hanno amato sono i protagonisti di una recente notizia. Rabble Books and Games ha deciso di non tenere più in negozio i libri di Harry Potter proprio perché, come ha dichiarato, la libreria è sempre stata un luogo sicuro per la community e questo comporta non tenere sugli scaffali dei romanzi scritti da una persona transfobica. Rabble Books and Games ha pubblicato un lungo messaggio al riguardo. Scopriamo insieme le parole rilasciate dalla libreria.

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