Jessica Lange: “Dopo The Politician considero terminata la mia carriera in TV”

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Dopo American Horror Story, che le ha ripuntato i riflettori contro, Jessica Lange aveva già dichiarato di non voler più lavorare nella lunga serialità. Il problema, in questo caso, era anche la fatica di cimentarsi in tanti ruoli diversi l’uno dall’altro. Il progetto di Feud, che l’ha invece portata a rievocare la diva Joan Crawford, era riuscito a sedurla di nuovo. Lo stesso dicasi per The Politician, al termine del quale tuttavia la Lange preferirebbe voltare pagina e tornare finalmente al cinema.

Seguendo questo percorso attraverso le sue parole, si ha come l’impressione che la Lange cerchi di scongiurare il rischio d’essere bollata da Hollywood come attrice televisiva. E da un lato fa bene, perché i vertici dello showbiz hanno sempre ragionato separando gli interpreti tra volti televisivi e cinematografici. Bisogna d’altro canto riconoscere che oggi i produttori hollywoodiani hanno più flessibilità, e considerata la caratura della Lange forse non sarebbe necessario preoccuparsi tanto.

In ogni caso, la Lange dice:

Ci vorrà qualcosa di molto, molto diverso e speciale per farmi prendere di nuovo parte a una serie televisiva. Perché a questo punto non sono sicura di non aver concluso con la TV. Potrei essere giunta alla fine (della mia carriera televisiva). Forse”.

Il margine di speranza che questo non accada è ancora ampio, e qualcuno (magari diverso da Murphy) dovrebbe decisamente farsi avanti per trattenerla.

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