Jenny De Nucci al cinema con ‘Ragazzaccio’: la sua Lucia e l’amore ai tempi della dad
Abbiamo intervistato Jenny De Nucci tra i protagonisti di Ragazzaccio, il nuovo film di Paolo Ruffini dal 3 novembre al cinema
La nostra intervista a Jenny De Nucci
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaUn mondo di dad, di contatti vietati, di riunioni via Zoom e di uscite permesse solo in caso di necessità. Sembra un mondo così lontano quello raccontato da Ragazzaccio, il nuovo film diretto da Paolo Ruffini dal 3 novembre al cinema, eppure è un mondo che abbiamo vissuto appena due anni fa. Il film ci racconta la storia di un ‘ragazzaccio’, Mattia (interpretato da Alessandro Bisegna), che fatica ad accettare regole, a rispettare l’autorità e a lasciarsi andare. Dietro quella rabbia che manifesta contro i suoi genitori, i suoi prof e persino contro alcuni compagni di scuola, si nasconde però un estremo dolore. Una delle poche persone in grado di abbattere quel muro è Lucia, interpretata da una sorprendente Jenny De Nucci.
Per Lucia Mattia rappresenta tutto ciò che ha sempre combattuto, tutto ciò da cui si è sempre tenuta alla larga. Lei, così attenta ai diritti di tutti, finirà per innamorarsi proprio di un bullo, vivendo un amore platonico ai tempi del covid. Abbiamo avuto modo di intervistare Jenny a poche ore dalla premiere di Ragazzaccio. Ci ha raccontato di quanto lei e Lucia siano simili, di quanto sia stato impegnativo recitare con la sola compagnia di una webcam e di come le sue esperienze di vita l’abbiano aiutata a entrare meglio nel personaggio.
Ecco cosa ci ha raccontato
D: In Ragazzaccio interpreti il ruolo di Lucia. Ci racconti qualcosa di più sul tuo personaggio?
R: Al centro del film c’è questo ‘ragazzaccio’, interpretato da Alessandro Bisegna (che nella realtà è un cuore di panna). Il mio ruolo è quello di Lucia, un po’ una luce bianca che lo salva da questo stato di rivalsa contro il mondo in cui si trova. Lucia è la rappresentante di istituto, una persona super rispettabile con tantissimi interessi, il primo di tutti quello di mettersi davanti per i diritti degli studenti della sua scuola. Non vi dico come ma Lucia finirà per innamorarsi di questo ‘ragazzaccio’.
D: Seguendoti un po’ sui social e nelle tue esperienze lavorative, mi è sembrato di individuare dei tratti della tua personalità molto simili a quella di Lucia. È così?
R: Sì, te lo confermo. Infatti è stato molto bello interpretare Lucia soprattutto perché ho molti tratti in comune con lei. Ci ho messo tanto di mio nel personaggio e spero che questa cosa esca fuori. Lo potranno sicuramente confermare le persone a me più vicine, che mi conoscono nell’ordinario.
D: Gran parte delle tue scene sono state girate in solitaria. Che difficoltà hai riscontrato nel recitare “da sola”?
R: È stato difficile, perché tutti gli attori erano posizionati in stanze diverse. Allo stesso tempo però devo dirti che la troupe è stata molto rispettosa perché comunque c’era sempre un silenzio religioso sul set in modo che io, da una stanza, potessi sentire Alessandro dall’altra stanza. Non c’era il contatto visivo e di solito quando giriamo con un’altra persona c’è un’interazione molto più naturale e spontanea. Invece in questo caso io e Alessandro ci guardavamo negli occhi solo attraverso una webcam.
D: Ragazzaccio ci riporta indietro a un momento delicato della nostra vita e cioè il lockdown. Qual è stato il momento più difficile per te e in cosa invece ti è servito?
R: Il lockdown mi ha aiutata molto per rimettermi in contatto con me stessa. Ho avuto tanto tempo per stare da sola, ho imparato a suonare uno strumento, sono stata più tempo con la mia famiglia. Sono andata a vivere da sola a Roma quando avevo 18 anni ed era da tempo che non passavo più di tre mesi di fila a casa mia. Ora che ci penso e mi guardo indietro mi sembra una follia.
D: C’è stata un’esperienza personale vissuta durante il tuo lockdown che ti ha aiutata a entrare meglio nel personaggio?
R: Da una parte sì. Dall’altra parte devo dirti che quando c’è stato il primo lockdown io avevo già terminato il liceo da qualche anno perciò mi sono appoggiata sui racconti dei miei amici che hanno vissuto la dad e di tutto ciò che ne è derivato. Mi ha aiutata molto anche la mia psicoterapeuta che mi ha raccontato di seguire tanti ragazzi adolescenti che hanno vissuto il lockdown durante il periodo di scuola e stanno veramente molto male.
D: Hai una grande passione per la fotografia. Se dovessi immaginare uno shooting con protagonista proprio Lucia, come lo immagineresti?
R: Sicuramente scatterei a rullino. Me la immagino vestita di bianco in una situazione degradata, come ad esempio una fabbrica abbandonata. Però lei è bianca, è luce pura.
D: Lucia si trova a vivere un amore platonico nel film. Ti è capitata un’esperienza simile? E parlando di “amori platonici’, mi dici qual è la tua celebrity crush più grande?
R: L’amore più platonico che provo nella mia vita è quello per le mie amiche, le amo come se fossero le mie sorelle. Ho tantissimi conoscenti e pochi amici, quei pochi stretti che ho li amo come se fossero parte della mia famiglia. Celebrity crush ne ho abbastanza: ti posso dire Timothée Chalamet e Maya Hawke. Tra l’altro lei l’ho incontrata alla prima di Stranger Things 4. È stata un’esperienza incredibile.
D: Hai debuttato sul grande schermo soltanto lo scorso anno con “Ancora più bello”. In che genere di film ti piacerebbe lavorare in futuro e al fianco di chi?
R: Sogno un film di azione in cui interpreto il ruolo della spia, tutta vestita di nero che va a risolvere i crimini della città. Potrei impazzire per una cosa del genere. Sono una grandissima amante dei thriller psicologici, quindi ovviamente anche un film del genere mi piacerebbe molto. Io lo dico sempre, un’attrice con cui mi piacerebbe lavorare è Paola Cortellesi, è una donna che stimo tantissimo e spero un giorno di conoscerla.
D: La tua serie tv preferita?
R: La più bella che ho visto negli ultimi anni è Euphoria. Sono ovviamente una grandissima fan di Stranger Things. Quando mi hanno chiamata a New York per assistere alla premiere della quarta stagione ho pianto per tre giorni di fila per la felicità. E poi sono molto curiosa di vedere The White Lotus. Tra l’altro Sabrina Impacciatore, che è all’interno del film, ha preso parte alla seconda stagione. Quindi vorrei recuperarlo.