La challenge su Jeffrey Dahmer

La miniserie Netflix su Jeffrey Dahmer è sicuramente il fenomeno mediatico del momento. In appena due settimane di uscita la serie che racconta la storia del ‘cannibale di Milwaukee’ è riuscita a infrangere ogni record di visualizzazione sulla piattaforma. Dahmer è infatti diventata la nona serie televisiva in lingua inglese più vista di tutti i tempi. Lo show con Evan Peters e creato da Ryan Murphy è stato visto per ben 496,1 milioni di ore e ha ancora diversi giorni di tempo per poter migliorare il suo già incredibile record. Ma come ogni fenomeno mediatico c’è sempre il rovescio della medaglia.

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Sui social sono sempre di più i video e i commenti degli utenti che sembrano quasi giustificare il comportamento di Jeffrey. “In fondo cercava solo qualcuno che l’amava“, si legge (purtroppo troppo spesso!) facendo un giro sui vari social network. Ma non è finita qui. Negli ultimi giorni si sta diffondendo su TikTok una nuova preoccupante challenge che prende ispirazione proprio dal caso Dahmer. A raccontare questa sfida è stato il New York Post, che ha fatto un’indagine partendo una normale ricerca sulla piattaforma. Se si digita infatti le parole “Jeffrey Dahmer vittime polaroid” si apre infatti una lunga sequela di video. In questi TikTok ci sono persone che filmano le loro reazioni mentre guardano le vere polaroid scattate dal serial killer.

Come raccontato nella miniserie infatti Dahmer era solito scattare delle foto delle vittime, che conservava nei cassetti della sua casa. Una pratica spaventosa che è stata ovviamente condannata da diverse testate e blog. Gran parte delle foto sono state attualmente censurate e questo potrebbe dare un freno al diffondersi della challenge. Intanto dallo scorso 7 ottobre è entrato a far parte del catalogo Netflix il documentario Conversazioni con un killer: Il caso Dahmer.

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La docu-serie, che racconta la storia dei più famosi casi di omicidi, si occupa del caso del ‘cannibale di Milwaukee’ raccontando la sua versione dei fatti emersa durante gli incontri in cella con i suoi legali.