J.K. Rowling risponde alle accuse di transfobia dopo i suoi tweet
Dopo che i suoi tweet sulla comunità trans hanno fatto il giro del mondo, J.K. Rowling ha voluto estendere il…
Dopo che i suoi tweet sulla comunità trans hanno fatto il giro del mondo, J.K. Rowling ha voluto estendere il suo pensiero chiarendo la sua posizione
Il web è insorto nei confronti di J.K. Rowling in seguito ai suoi commenti contro l’identità delle persone trans. Per giorni i fan di Harry Potter hanno chiesto spiegazioni all’autrice, i cui tweet sono stati considerati invalidanti verso le donne trans. Diversi attori della saga, da Daniel Radcliffe a Emma Watson, hanno commentato l’accaduto, sostenendo la comunità trans. J.K. Rowling ha poi voluto ampliare il suo punto di vista con un testo dove parla della sua esperienza e degli abusi subiti nella sua vita.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaIn questo scritto dell’autrice vengono rivelate situazioni in cui la donna è stata vittima di abusi domestici e soprusi. Per la prima volta ha rivelato di aver subito un abuso sessuale, in questo tema scritto per rispondere alle critiche riguardo i suoi tweet. La dichiarazione è pubblica, sul suo sito, e la Rowling ha voluto parlare di come ha sviluppato un dibattito di parte e controverso riguardo il concetto di identità di genere.
J.K. Rowling si è descritta come una vittima di abuso domestico e sopravvissuta a un abuso sessuale, citando anche la liberà di parola. Ecco un estratto del suo discorso:
“Sto menzionando queste cose non con l’obiettivo di ottenere empatia, ma per esprirmere la mia solidarietà con un enorme numero di donne che hanno un passato simile al mio. Che sono state etichettate come bigotte per avere pensieri controversi nei confronti dei cosiddetti spazi unisex”.
La Rowling ha voluto parlare dei suoi problemi con il sessismo e la misoginia. In più ha aggiunto che dopo aver letto testi riguardo la disforia di genere scritti da uomini trans le hanno fatto pensare: “se fossi nata 30 anni dopo avrei forse provato anche io la transizione”.
“L’allure di sfuggire dalla mia femminilità sarebbe stata davvero intrigante. Ho faticato a vivere con il mio disturbo ossessivo compulsivo da teenager. Se avessi trovato una comunità online, penso che mi sarei convinta a trasformarmi nel figlio che mio padre ha sempre detto di volere”.