J.K. Rowling e Harry condividono lo stesso compleanno, il 31 luglio.
I genitori dell’autrice si sono incontrati su un treno, proprio come Harry, Ron ed Hermione: caso vuole che i due stessero viaggiando proprio da King’s Cross in direzione Arbroath (Scozia)
Quando era piccola, la giovane Joanne amava giocare con i suoi vicini a “maghi e streghe”. Il padre dei ragazzini si chiamava Ruby…Potter!
La famiglia della Rowling si trasferì per un certo periodo nella West Country in un posto vicinissimo alla Foresta di Dean, dove Hermione porta Harry durante la loro fuga…
Il personaggio di Piton è ispirato alla professoressa della Rowling, la signora Morgan, che amava disporre gli alunni intelligenti alla sua sinistra e faceva sedere l’autrice sul lato destro. La materia insegnata da Piton, Pozioni, trae invece origine dall’argomento più odiato dall’autrice, la chimica.
J.K. Rowling era una studentessa brillante (tanto da passare dall’altro lato dell’aula con la sua professoressa di matematica) e molto ambiziosa. Vi ricorda qualcuno?
Nel corso di alcuni trasferimenti nel suo ultimo anno, la Rowling cambiò scuola e incontrò diversi bulli il cui ricordo si trasformò in Draco Malfoy, Tiger, Goyle e Pansy Parkinson.
Tra le nuove conoscenze, incontrò Sean Harris che ha sempre considerato un amico leale, come Ron per Harry. Il ragazzo possedeva una Ford Anglia con cui i due fuggivano dai problemi. La Rowling l’ha da allora associata all’idea di libertà e ha voluto inserirla nell’iconica scena di Harry Potter e la Camera dei Segreti.
I dissennatori rappresentano uno dei periodi più bui della vita dell’autrice, che è stata affetta da depressione, causata dalla malattia e dalla conseguente morte della madre, nonché dal divorzio dall’ex marito Jorges Arantes.
La morte di sua madre ha segnato in modo unico la Rowling, che ha deciso di affrontare il suo dolore affidandolo a Harry
La storia dei tre fratelli si ispira al Racconto dell’Indulgenziere di Geoffrey Chaucer presente nel volume “Canterbury Tales”, molto caro all’autrice
Dopo la morte di sua madre, i rapporti tra la Rowling e suo padre si allentarono molto: l’assenza di una figura paterna spinse l’autrice a creare Silente, Hagrid e, ovviamente, Sirius.