Il cast di Game of Thrones visita i campi dei rifugiati in Grecia
A marzo, prima dell’uscita della sesta stagione, una buona fetta del cast di Game of Thrones aveva partecipato alla realizzazione…
A marzo, prima dell’uscita della sesta stagione, una buona fetta del cast di Game of Thrones aveva partecipato alla realizzazione di un video che spiegasse la situazione dei rifugiati siriani e non. Il messaggio era un invito a donare una piccola somma per aiutare l’IRC, l’International Rescue Committee, a gestire la situazione e a portare sollievo alle famiglie e alle persone fuggite dalla guerra.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaNel video appaiono Lena Headey, Nikolaj Coster-Waldau, Maisie Williams, Liam Cunningham, Sophie Turner, Iwan Rheon, John Bradley, Oona Chaplin, Eugene Simon, Michiel Huisman, Tom Wlaschiha e Deobia Oparei.
Tre membri del cast di recente si sono messi in viaggio e hanno passato del tempo in alcuni campi in Grecia, incontrando i rifugiati, parlando con loro e portando loro conforto.
L’esperienza di Lena Headey, Maisie Williams e Liam Cunningham ha colpito molto positivamente le persone. Campagne di questo genere servono a sensibilizzare l’opinione comune e mostrano a tutti noi una realtà che non conosciamo. I tre attori si fanno portavoce del bisogno dei rifugiati e chiedono che l’Europa attui un piano di soccorso efficace per le 57.000 persone che al momento sono bloccate in Grecia.
"Queste persone intelligenti e lavoratrici vogliono solo andare a casa. Vogliono tornare alle loro vita, vogliono che i loro figli continuino a studiare. I ragazzi vogliono continuare l’università ma sono bloccati. Sono bloccati. E sono tutti incredibilmente tristi, il che è piuttosto comprensibile. Possiamo fare di meglio per loro, è nostro dovere. Dobbiamo fare di meglio per loro."
"Sono solo ragazzi. Per me si tratta di questi ragazzi…ragazzi con tanto potenziale, sogni e speranze. Dov’è l’umanità che rende accettabile che loro rimangano qui bloccati in campi per rifugiati a marcire?"
Sono le parole che hanno pronunciato Lena Headey e Maisie Williams nei comunicati stampa.
Ancora più duri, comprensibilmente, sono i toni usati da Liam Cunningham che si dichiara indignato da una situazione "irrimediabilmente e senza dubbio vergognosa".
"Questo non è un terremoto, uno tsunami, non c’entra niente la carestia. Questa è una crisi creata dall’uomo. Questo succede perché i grandi leader hanno deciso di venire qui e visitare altri paesi con violenza e crudeltà. Mi piacerebbe prendere questi leader e portarli a vedere quello che hanno fatto e dirglielo in faccia. Ci sono 57.000 persone ferme in Grecia. Campi di rifugiati in Europa dove le persone rimangono bloccate? È davvero questo lo standard che i leader dell’UE vogliono dare come modo di rispondere alla crisi globale dei rifugiati?"
Lena, Liam e Maisie hanno rilasciato una nuova, lunga e bellissima intervista per People, in cui parlano di questa esperienza appena fatta che definiscono "life-changing".
"Erano passati appena dieci minuti ed eravamo appena arrivati al campo rifugiati…mi veniva già da piangere. È così ingiusta la situazione. Queste persone sono lì, alcune con le loro splendide famiglie ancora unite, altre con famiglie separate. Ad esempio, un padre ha dovuto separarsi da sua moglie e dai figli perché non c’era abbastanza posto su una delle barche e ci ha spiegato quanto sia difficile ritrovarsi."
Sono le parole di Liam Cunningham.
Lena Headey ha parlato a lungo con una giovane donna, madre di tre bambine, che non vede suo marito, malato di cancro, da più di un anno. La donna le ha raccontato di sè stessa e della situazione che tanti suoi conoscenti si sono trovati a vivere.
"Mi ha detto, ‘non so se lo vedrò prima che lui muoia’…mi ha detto che è una situazione orribile. Che ha camminato per mesi con i suoi figli e poi sono saliti su questa barca e sono arrivati qui. Sentire storie del genere fa davvero male. C’è di tutto qui…ci sono famiglie, ragazzi, vecchi, persone che avevano lavori importanti. Dottori, oncologi, insegnanti, managers…e hanno perso tutto. Non hanno più niente."
Maisie Williams si è trovata a soli diciannove anni a fare un’esperienza che le cambierà la vita per sempre.
"Vedere come sono davvero questi campi per profughi e sapere come tutto questo avrà un effetto incancellabile sulle loro vite…mi ha davvero resa triste. Questa è la loro vita adesso. I bambini non hanno niente. Abbiamo portato loro dei regali e loro si sono letteralmente buttati sopra per accaparrarseli."
Maisie ha conosciuto una ragazzina che le ha raccontato qualcosa della sua vita e dei suoi sogni.
"Mi sono seduta e ho parlato con questa fantastica ragazzina di 12 anni di nome Haya, che vorrebbe fare l’attrice. Mi raccontava che guardava sempre una serie tv indiana e mi ha detto di non aver potuto vedere il finale perché sono dovuti andare via da casa loro. Non sapeva come andava a finire la storia e questa è una cosa alla quale mi sono relazionata, è una sensazione familiare…mi ha scaldato il cuore."
La ragazza, non potendo vedere più la televisione, ha iniziato a scrivere una sua storia, una storia che lei e altre bambine del campo hanno messo in scena di fronte alle star di Game of Thrones.
"Non c’è una singola persona che non abbia pianto." ha detto Maisie "Noi piangevamo e piangevano anche gli altri bambini. Questa è la loro vita ed è reale."
Tutto il viaggio è stato un’esperienza incredibile" ha detto infine
Lena Headey
"Ho incontrato tantissime persone meravigliose, donne incredibili. Avrei potuto essere una di loro. Al momento sembra che il mondo sia piuttosto instabile…credo che avremmo tutti bisogno di ricordarci di come ci apparteniamo a vicenda, di come siamo tutti umani. Dovremmo smetterla di ignorarci, di voltare la testa e fingere di non vedere, dovremmo smettere di avere paura.
"
Il loro impegno sicuramente non finisce qui. La
HBO infatti si è affiliata alla
IRC ed è possibile donare per aiutare la causa in qualsiasi momento.
Quello di Lena, Maisie e Liam è un gesto importante che potrà aiutare a sensibilizzare moltissimo l’opinione pubblica: come hanno detto, si spera che grazie alla loro visibilità, non solo persone influenti ma soprattutto i giovani possano rendersi conto della realtà dei fatti e agire di conseguenza.
Ecco alcune foto e video del loro viaggio