Ian Harding su Ezra di Pretty Little Liars: “Il pedofilo più amato d’America”

“Mi è piaciuto”, ha raccontato a Yahoo News, “perché era diverso… Era un ragazzo all’apparenza educato… Con lui c’è questa sorta di tira e molla d’amore, di giusto e sbagliato, che credo abbia reso interessante la sua storia”.

E a proposito delle scene d’amore e di sesso girate con Lucy Hale, con la quale inizialmente racconta di aver avuto un approccio anche fin troppo professionale, dichiara di averle sempre vissute come lavoro, malgrado durante gli studi pensasse sarebbero state molto più eccitanti. Ha spiegato infatti che intorno a loro c’era sempre qualcuno, e che la stessa scena veniva girata anche fino a cinque volte per ciascuna inquadratura. Fatica e lavoro, insomma, e poco altro di coinvolgente. Con i baci, dice:

“E’ vero che ci stai dando dentro, ma non puoi permetterti che vada a finire come nella vita reale… Sappiamo che c’è una linea sottile, o meglio piuttosto profonda, tra Pretty Little Liars e la pornografia, perciò qualunque cosa appartenga a quel contesto è fuori discussione”.

Ma a cosa pensa se gli si domanda del finale?