House of the Dragon accusato di misoginia: i tweet contro la serie
House of the Dragon, il prequel di Game of Thrones, è accusato di misoginia da una parte di pubblico: ecco cosa si dice su Twitter
House of the Dragon e misoginia: da che parte sta il pubblico?
Tra le voci più insistenti a essersi sollevate dopo la première di House of the Dragon, prequel di Game of Thrones, c’è quella che lo accusa di misoginia.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaIl rimprovero non è nuovo agli appassionati del franchise, perché già all’epoca della serie madre gli autori e HBO ricevettero diverse lamentele da parte degli spettatori più sensibili sul tema.
Quest’oggi le obiezioni tornano prepotentemente a farsi sentire perché la visione della prima puntata di House of the Dragon avrebbe tradito le aspettative di chi credeva che, a distanza di anni dal lancio della serie originale, lo spirito dello show fosse cambiato.
Le opinioni su Twitter
Come al solito le impressioni più calde sono finite su Twitter, dove un tweet che commenta ironicamente le parole con cui HBO si è schermita dagli attacchi degli intransigenti gira persino tra le star di Hollywood.
i think it's very funny that the house of the dragon guys are like "we want to reflect the misogyny of the time period" the time period is the twelfth of makebelieve. it's the 149th year of sir gooby the dragonfoot. it's the eighth age of targabargabor. it's literally made up
— Thing Bad (@Merman_Melville) August 22, 2022
“Penso sia molto buffo che i tizi di House of Dragon dicano ‘Vogliamo riflettere sulla misoginia di quel periodo’, quando quel periodo è il ventordici del duemilamai. È il 149esimo anno di Sir Nocciolino dai piedi di drago. È l’ottava era di Targabargabor. È tutto inventato”.
Christina Ricci ha condiviso questa esternazione sul suo Instagram. Ma in quel di Hollywood non è la sola a concordare con chi ritiene che non abbia senso, da parte degli autori della serie, giustificare violenza e subordinazione dei personaggi femminili di House of the Dragon con la pretesa di storicità, infondata in un racconto fantasy.
GOT was a clusterF of relentless misogyny and gratuitous FEMALE nudity and objectification, and @hbo @hbomax @HBOPR have decided to double down on that with House of the Dragon. I guess misogyny sells more than ever. Shame on you. https://t.co/G3pIwQk9OX
— Not drinking the KoolAid (@Kool_Aid_Free) August 22, 2022
“Immagino che la misoginia venda più che mai”, ha rincarato quindi la dose un altro cinguettio, a commento di House of the Dragon.
Le scene più discusse del prequel
A destare maggiore scalpore tra chi non ha digerito i presunti contenuti misogini nella nuova serie sono stati soprattutto alcuni momenti del primo episodio. Per esempio, l’idea che una donna sia forzatamente indotta a partorire un erede maschio. Oppure, l’ennesima violenza fisica sul corpo femminile, e ancora il ritratto inutilmente brutale di un parto.
Secondo gli autori della protesta, i creatori della serie hanno nascosto la loro morbosa volontà d’impressionare dietro scene che anziché mettere in cattiva luce il patriarcato – come essi sostengono – non hanno fatto invece che alimentarlo.
La speranza di questa platea è che il tiro si raddrizzi nel corso dei prossimi episodi (dieci in tutto per la prima stagione). Ma se l’inizio ha già alzato un polverone del genere, c’è da chiedersi quali altri questioni susciteranno le altre puntate…