La creatrice di Gypsy Lisa Rubin potrebbe aver preceduto su Instagram l’imminente (si spera) notizia del rinnovo della sua prima serie con Naomi Watts.

Non è insolito che Netflix tardi a comunicare al proprio pubblico il rinnovo di uno dei suoi prodotti: è successo per esempio all’inizio dell’anno con Una Serie di Sfortunati Eventi, malgrado l’enorme seguito che lo show con Neil Patrick Harris si era immediatamente guadagnato, per non parlare del macro-esempio di Tredici (13 Reasons Why), di cui una seconda, inevitabile stagione è stata promessa con tempistiche rilassate fra polemiche e perplessità. Dal 30 giugno, cioè quando sono stati invece emessi i dieci episodi di Gypsy, il thriller psicologico trainato dall’affascinante Naomi Watts, si attendono ancora i segni delle prossime intenzioni del servizio di streaming.

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La serie verrà effettivamente rinnovata per una seconda stagione? Se da una parte pare proprio non persistano comunicati ufficiali dai piani alti della piattaforma, dall’altra la sua creatrice, la giovanissima Lisa Rubin, potrebbe averli invero prevenuti con un misterioso scatto comparso sul proprio profilo Instagram.

in need of therapy? #gypsynetflix #jeanholloway #bts

Un post condiviso da (@rubin.lisa) in data:

Si tratta di un frammento dello studio di Jean, la psicologa protagonista di Gypsy che lontano dal suo studio trascorre un’esistenza raminga sotto il rispetto della personalità, volando qua e là senza una meta precisa e posandosi su fiori che emettono l’essenza dei suoi stessi pazienti. “Avete bisogno di fare terapia?”, domanda ammiccante la Rubin.

Gypsy 2 | La seconda stagione con Naomi Watts si farà?

Immediatamente, i seguaci dell’autrice hanno voluto cogliere in tutto ciò un lontano riferimento alla loro speranza del rinnovo, che dovrà in realtà passare attraverso le critiche non proprio esaltanti raccolte in queste settimane dallo show, superandole con le richieste dei fan. Il cliffhanger che ha chiuso la prima stagione, infatti, lascia aperta più di una porta sulla vita tanto di Jean quanto del suo alter ego Diane e dell’intrigante Sidney.

Inoltre, sarebbe davvero un suicidio non accordare un’altra occasione ad una serie che si vanta di avere un cast perlopiù femminile, un’ideatrice fra le più giovani dello showbiz, un’interprete del calibro di Naomi Watts, sedotta ormai dalla televisione poiché solo lì – a detta sua – sembrano attualmente relegate le più stimolanti opportunità per un’attrice come lei; e sarebbe infine un vero peccato, per Netflix, privarsi di una sceneggiatura avvincente nella sua complessità, che fa delle innumerevoli e spesso inconciliabili sfumature della psiche il più originale punto di forza.