Gloria e l’omaggio a Le ali della vita

Gloria è la fiction che segna il ritorno in Rai di Sabrina Ferilli. Sono trascorsi 12 anni dall’ultima volta che l’attrice romana fece capolino sulla tv di Stato con una fiction da protagonista. Era il 2012 e sul primo canale andava in onda la miniserie in due puntate Né con te né senza di te, che vedeva la Ferilli al fianco di Francesco Testi.

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Lo scorso lunedì 19 febbraio ha debuttato su Rai Uno Gloria, nuova originale serie diretta da Fausto Brizzi. Nel cast tanti volti noti del piccolo schermo: da Sergio Assisi a Massimo Ghini fino a Emanuela Grimalda. Un progetto insolito e decisamente diverso rispetto alla normale produzione di mamma Rai.

Al centro della scena troviamo un’attrice e diva decaduta, interpretata dalla Ferilli, che cerca di riacquistare la popolarità perduta con ogni escamotage. La carriera della donna va di pari passo con la sua vita privata. L’attrice ha infatti qualche problemino con la figlia Emma, che non riesce a sopportare pienamente le ingerenze della madre.

La prima serata (con le prime due puntate delle sei previste) della serie ha avuto un ottimo successo. Sono stati circa 4 milioni gli italiani che hanno seguito il primo appuntamento con la nuova fiction (corrispondenti al 22,7% di share). Tanti i momenti cult dei primi due episodi, come il servizio fake del TG2 con tanto di videomessaggi di diversi volti noti del piccolo schermo, da Leonardo Pieraccioni a Mara Venier.

Ma c’è stato un’altra scena che ha fatto balzare dalla sedia i telespettatori, perché è stato un richiamo a un altra fiction cult di Sabrina Ferilli. Il riferimento è ovviamente a Le ali della vita, miniserie del 2000 che vedeva l’attrice nei panni di un’insegnante di musica in un convento in Trentino Alto Adige.

Ebbene, in Gloria viene ripetuta una battuta entrata nell’immaginario collettivo: “Tu sei pazza“. Tanti i meme su questo parallelismo proposti sul web.

La stessa Sabrina Ferilli ha commentato uno di questi (che vedete qui in alto). Non sappiamo se l’intenzione era effettivamente quella di citare quella serie cult, ma ci piace pensarla così!