Nicholas Hoult è stato il primo ospite internazionale ad essere stato annunciato per la 46° edizione del
Giffoni Film Festival. Dopo gli incontri con
Evanna Lynch e
Sam Claflin – che abbiamo anche intervistato – è arrivato il momento del ragazzino che accompagnava
Hugh Grant in
About a Boy e che ha conquistato il pubblico con la serie televisiva
Skins e film del calibro degli
X-Men – nel ruolo di Hank McCoy (alias Bestia) – e
Mad Max: Fury Road. Hoult tornerà sul grande schermo in pellicole come
Sand Castle, nell’action thriller
Collide e, attualmente, è impegnato nelle riprese di
Rebel in the Rye, che racconta la vita di
Salinger e la nascita del suo capolavoro "
Il giovane Holden".
Ph Credits: Giffoni 2016
Nicholas Hoult ha voluto raccontarsi un po’ durante la conferenza stampa e il Meet the Stars con i fan tenutesi nella cittadella del cinema.
L’attore si è detto molto contento di essere stato a Positano, elogiando le persone che vi abitano e che l’hanno accolto con molto calore.

Molti fan gli hanno fatto domande sulla serie televisiva britannica,
Skins, con cui ha raggiunto in pieno il successo, dopo che da piccolo aveva recitato in
About a Boy. La serie lo ha lanciato definitivamente nel mondo del piccolo e grande schermo: "
Per me ha rappresentato una grande palestra formativa, ha cambiato il modo di raccontare i ragazzi perché era scritta anche da loro coetanei. E pensare che ai provini, quando mi hanno proposto il ruolo del ribelle, mi sono detto: Ma perché vorranno proprio me? Io e lui siamo agli opposti."

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Per quanto riguarda il film
Rebel in the Rye, per lui è stato un onore poter interpretare qualcuno come
Salinger e lavorare con un attore del calibro di
Kevin Spacey, che definisce molto eclettico. Su
Mad Max ha dichiarato che il miglior consiglio che ha ricevuto è stato proprio da una sua collega "
ama e fatti amare", e sul suo ruolo in questa pellicola ha dichiarato: "
Quel personaggio è stato meraviglioso da interpretare. George Miller lo ha creato in tutto e per tutto." Gli è stato chiesto anche quanto i media influenzino la sua vita, ma si è detto fortunato poiché non sono molto invasivi con lui. Riguardo al cinema italiano, ha parlato dei registi che più lo ispirano e ha nominato
Fellini, in
La dolce vita, e
Sergio Leone, che ha influenzato i film western e i registi che gli sono succeduti. A chi gli ha chiesto come si rapporta ai registi ha poi risposto: "
Tutta questione di fiducia. Ti devi sentire protetto, al sicuro. E lasciarti andare… ma senza perdere chi sei.
"


Giffoni 2016: Nicholas Hoult

Tra le tante domande, gli è stato anche chiesto cosa ne pensasse della
Brexit: "
Ci sono rimasto piuttosto male, non me l’aspettavo. A me piace essere europeo. Sembra che la paura stia dividendo le persone e il mondo stia diventando più piccolo. Anche per questo è bellissimo stare qui. È un vero peccato. Chissà però che le cose non si sistemino da sole."

Hoult ha poi salutato i suoi fan con un piccolo consiglio: "
Divertitevi al GFF, continuate a seguire il cinema e a scrivere le vostre cose. È da quelle che nasce l’ispirazione per tutto."