Giffoni 2016: il cast di Gomorra si racconta
Si è tenuta oggi la conferenza stampa del cast di Gomorra al Giffoni Film Festival. Hanno preso parte all’incontro con…
Si è tenuta oggi la conferenza stampa del cast di
Gomorra al
Giffoni Film Festival. Hanno preso parte all’incontro con i giornalisti gli attori
Marco D’Amore (Ciro Di Marzio),
Cristiana Dell’Anna (Patrizia Santoro),
Cristina Donadio (Annalisa "Scianel" Maniocca),
Marco Palvetti (Salvatore Conte) e
Fabio De Caro (Malammore). Dopo il grande successo riscosso e lo strepitoso finale della seconda stagione, le domande poste agli ospiti sono state moltissime. Purtroppo nessuno di loro ha rivelato nulla su ciò che accadrà in futuro nella serie, questo perché gli autori non li rendono partecipi nel percorso di scrittura, ma l’intera conferenza si è concentrata sul percorso dei personaggi stessi, sulle critiche che hanno scatenato e l’approccio del pubblico ad una realtà così cruda come quella mostrata in Gomorra.
Uno degli argomenti toccati è stato l’Isis e l’organizzazione criminale italiana. C’è chi tende a paragonare le due cose ma, come viene anche specificato dagli attori, le fondamenta e gli ideali inseguiti sono così differenti che è impossibile paragonarli.
"Secondo me sono fenomeni completamente diversi, che hanno modalità diverse, costituzioni diverse. Mi sembra generalista paragonare le associazioni criminali italiane a questo fenomeno di terrorismo" ha dichiarato Marco D’Amore.
Si è parlato molto anche del ruolo delle donne nello show e di come la morte di Imma abbia cambiato le carte in tavola. Cristina Donadio ha sottolineato come la sua assenza non sia stata rimpiazzata dall’entrata in scena del suo personaggio e da quello di Patrizia, ma di come Imma abbia continuato a vivere tra di loro, ad essere presente in Genny e nelle sue imprese. Riguardo al suo personaggio e all’impatto che ha avuto la carriera teatrale ha poi risposto:
"L’importanza del teatro è insito nel mio essere attrice. Scianel io l’ho affrontata come se fosse stata una grande rovina del male della tragedia greca o della tragedia shakespeariana. Questo è il mio modo di poter fare qualsiasi cosa riguardi il mio lavoro." Cristiana Dall’Anna ha invece detto di essere entusiasta dell’esperienza che sta vivendo e di come questa l’abbia cambiata profondamente come persona, non solo professionalmente.
Uno degli argomenti scottanti toccato è stato quello della critica alla serie e di come Gomorra sia totalmente diverso dagli altri classici telefilm italiani. La rappresentazione del male senza alcuna traccia di sentimentalismo, la sessualità vissuta in modo crudo e la violenza sono solo alcuni dei temi affrontati che hanno creato scalpore. Un esempio è rappresentato dalla famosa scena di Scianel con un vibratore e di come questa sia stata attaccata.
"Mi ha colpito molto la falsa coscienza di chi di Scianel ha voluto sottolineare quello, come fosse chissà quale scena pazzesca, magari facendo scivolare un velo su scene molto più violente. Nel 2016 ancora una donna non può avere in casa un oggetto per fare quel cavolo che le pare?!"
C’è chi in particolare ha affermato che una serie come Gomorra, che mostra scene molto brutali e piene di prepotenza, istighi a questi comportamenti. A questa provocazione Marco Palvetti ha risposto così:
"La critica parte dalle proprie attitudini, cioè da come tu sei dentro perché Gomorra non fa altro che riportarti, fa una foto di una possibile realtà e senza andarla a contaminare te la riporta. Un prodotto del genere ti lascia libero di scegliere di volta in volta."
La seconda stagione della serie, tratta dal best seller di
Roberto Saviano, si è da poco conclusa su
Sky e i fan sono in trepidante attesa di conoscere qualche news su ciò che accadrà in futuro. Nemmeno gli attori sanno nulla sul loro destino: loro stessi han detto che gli autori tengono conto dei loro consigli, ma solo direttamente sul set nel momento in cui la scena viene girate. Prima il copione e la trama restano un mistero per tutti.