Parla Giacomo Gianniotti

Un personaggio che ha più di 60 anni di storia e che non ha alcun segno della vecchiaia sul suo volto. Diabolik, il ladro nato dalla penna di Angela e Luciana Giussani, quest’anno ha festeggiato un traguardo importante della sua storia. E lo ha fatto con diverse iniziative, tra cui un ritorno nelle sale di tutte Italia con un volto nuovo di zecca. È stato affidato a Giacomo Gianniotti, attore italo-canadese noto al grande pubblico per il suo ruolo in Grey’s Anatomy, il difficile compito di riportare sul maxi-schermo le gesta tutt’altro che eroiche del rapinatore più scaltro d’Italia.

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Una sfida nella sfida per Gianniotti, chiamato a sostituire Luca Marinelli, protagonista del primo capitolo della saga firmata dai Manetti Bros.. Un cast stellare quello presente in Diabolik – Ginko all’attacco!, uscito nelle sale lo scorso 17 novembre. Accanto ai confermati Miriam Leone (Eva Kant) e Valerio Mastandrea (l‘ispettore Ginko), aggiunte del calbiro di Monica Bellucci hanno arricchito un cast già blasonato. Giacomo Gianniotti ci ha parlato di questo nuovo capitolo della sua carriera, che viene a distanza di qualche anno dalla sua uscita di scena dallo storico medical drama (che lo ha visto protagonista per ben 7 stagioni). Ci ha raccontato della lunga preparazione, sia fisica che mentale, che ha seguito per immergersi completamente nella calzamaglia nera di Diabolik e di come è stato lasciare il trambusto di Los Angeles, città in cui vive insieme a sua moglie, e vivere per ben 6 mesi nella ghiotta e dotta Bologna.

Ecco cosa ci ha raccontato.

D: Diabolik non può essere considerato un eroe o un personaggio positivo e forse è proprio questo il suo punto di forza. Qual è, secondo te, il motivo di un successo che rimane immutato nonostante il passare degli anni?

R: Lui non è una persona violenta, è una persona “letale”, se cosi possiamo dire. Lui non uccide perché ha piacere di farlo. Questo è un punto. Poi penso che tutti sognamo come sarebbe fare un gran furto e scappare dalla polizia in Jaguar, vivendo con ricchezze immense senza avere problemi. E la sua vita che in questo senso può essere affascinante. E per terzo, Eva Kant, la sua compagna non solo bella ma incredibile, che a volte supera anche le capacità di Diabolik. 

D: In che cosa il secondo capitolo sarà diverso rispetto al primo film?

R:Un ritmo più veloce ed eccitante. è una grande iniezione di romanticismo. Qui vediamo la famosa coppia veramente realizzata nel suo sogno romantico. 

D: Nel secondo capitolo c’è molta più azione rispetto al primo. Come ti sei preparato per queste scene, che sono prive di controfigure?

R: Ho avuto sei mesi di preparazione. Ho trasformato corpo mente e anima per questo ruolo. Tanta dieta, tanta palestra, e tante ore tirando coltelli e imparando a guidare molto bene la Jaguar. Nel film faccio tutto io. Era importante per me questo. 

D: Qual è stata la scena più difficile da girare?

R: La scena del deltaplano era difficile perché dovevo mantenere il mio peso per tanto tempo, ma ringrazio il fatto che fossi allenato e solo cosi sono riuscito ad avere la possibilità di fare quelle riprese.

D: Il film è stato girato a Bologna e quindi hai avuto modo di viverla per diverso tempo. Cosa ti è piaciuto di più di questa città e perché proprio la cucina?

R: Bologna mi ha catturato il cuore. Venendo da Los Angeles dove anche per il caffe la mattina devo mettermi in macchina, vivere in una città per 6 mesi senza una volta toccare l’auto è stata una cosa bellissima. Mi manca. E adesso che sono in questa fase di promozione ne approfitto per mangiare tutte le cose che non potevo mangiare quando giravo. 

D: Da spettatore, tifi per Diabolik o per Ginko?

R: Tifo per Diabolik, però il mio cuore è anche per Ginko. È un personaggio bellissimo anche il suo. 

D: Se avessi la possibilità di chiedere a Diabolik di rubare qualcosa per te, cosa gli chiederesti?

R: Un’altra Jaguar nera con i sedili rossi come la sua, senza dubbio!

D: Ti è mai capitato di “diventare Diabolik” nella tua vita e rubare qualcosa da un set in cui hai lavorato? Se sì, cosa?

R: Prendo sempre qualcosa da ogni set. Ho il mio pugnale di Diabolik. Ed è davvero un bellissimo ricordo che mi riporta ai momenti sul set. 

D: Ti piacerebbe recitare nuovamente in Italia? E se sì, con quale regista e con quali attori ti piacerebbe lavorare?

R: Mi piacerebbe molto continuare a lavorare qui in Italia e lavorare con artisti italiani di cui ho tanta stima. Mi piacerebbe tanto lavorare con Pierfrancesco Favino come attore, e come registi Paolo Sorrentino, Luca Guadagnino, Gabriele Muccino, Stefano Sollima

D: Qual è la tua serie tv preferita in assoluto?

R: Boardwalk Empire della HBO.